Una lunga intervista , rilasciata dal Chief Financial Officer (CFO) di Google Patrick Pichette. Intervenuto nel corso dell’ultimo ciclo di conferenze Fortune Brainstorm Tech , Pichette ha parlato a ruota libera di un autentico nuovo corso intrapreso dal colosso di Mountain View.
Merito del nuovo Chief Executive Officer (CEO) Larry Page – subentrato nello scorso aprile ad Eric Schmidt – che avrebbe ormai deciso di ritornare a quella che lo stesso Pichette ha descritto come una filosofia da startup. Google non avrebbe dunque perduto lo spirito delle origini, posizionandosi ancora come un’azienda giovanile agli albori del successo .
Senza troppo dare peso al fatto di aver assunto in tutto il mondo circa 30mila dipendenti. O – dati forniti dallo stesso Pichette – di aver attirato 160 milioni di utenti grazie al browser Chrome . Un’azienda giovanile e baldanzosa, al di là dei 550mila device basati su Android attivati ogni giorno in tutto il pianeta .
La strategia a lungo termine di Larry Page sarebbe già partita, basata sul mantenimento di uno status giovanile ma soprattutto sulla focalizzazione legata ai prodotti targati Mountain View . Ecco perché Pichette non è sembrato molto preoccupato delle critiche rivolte al colosso di Mountain View. “Tutti sono così nervosi perché sono passati 36 mesi dal lancio di Android e Google genera profitti solo nel search”.
Ma la strategia adottata da Larry Page non sarebbe stata improntata al breve periodo, ha spiegato il CFO. Servizi cruciali – Google Wallet in primis – sarebbero già pronti al grande salto. Nei primi tre mesi dell’anno, circa 600mila persone avrebbero fatto domanda per lavorare nell’azienda . Segno di un grande apprezzamento verso la filosofia della startup, quella dei giovani che pianificano con calma il proprio futuro.
Mauro Vecchio