Dopo la recente serrata delle sperimentazioni di Google Labs , Mountain View torna a sforbiciare i rami secchi del sua florida iterazione di servizi di rete annunciando la dismissione di svariati progetti “minori”. Google fa ancora una volta le pulizie, con l’obiettivo dichiarato di concentrare le proprie energie su un numero di servizi ridotto ma potenzialmente capace di garantire importanti livelli di monetizzazione.
La nuova sforbiciata di Mountain View taglia ad esempio la testa a Google Pack , il pacchetto di software “essenziali” per il PC comprendente Firefox, Google Desktop, Picasa e altri. Le app web ora risultano più gradite dei programmi da scaricare, sostengono dal Googleplex, e quindi un pacchetto di software da installare sarebbe troppo datato per essere al passo coi tempi e le “reali” esigenze degli utenti di rete.
È la fine dei giorni anche per Google Desktop, il software “da scaricare” per la ricerca veloce tra i contenuti e i file del disco fisso locale – un programma inutile dal momento che oggidì gli utenti hanno la possibilità di accesso immediato ai loro dati offline e online.
Cadono poi Google Web Security – servizio derivato dall’acquisizione di Postini nel 2007 e da allora integrato in altri prodotti marchiati Mountain View come il browser Chrome – il servizio di “social answering” Aardvark acquisito nel 2010, Fast Flip, Image Labeler, Notebook, Sidewiki, Subscribed Links e altri prodotti minori.
Nonostante tutto Google dice di voler continuare a investire su nuove tecnologie “rischiose” dotate di molto potenziale, ma è oramai evidente come il nuovo corso imposto dal CEO Larry Page preveda la focalizzazione delle energie aziendali su “core business” (search, advertising), prodotti di successo (Chrome, Android) e nuove e promettenti iniziative (Google+).
Alfonso Maruccia