L’hanno chiamato Google Snow View , il nuovo servizio di mappatura lanciato da BigG in occasione dell’imminente apertura dei giochi olimpici invernali di Vancouver. Oltre che delle ormai note googlecar , i responsabili di Street View si sono serviti di alcune motoslitte in grado di tracciare le discese innevate che faranno da cornice alle prossime gare.
L’occhio di Google è dunque arrivato quasi ovunque, all’interno del Whistler Olympic Park , per mappare le vaste distese di neve, mostrarle ai netizen che non potranno assistere dal vivo ai Giochi. In aggiunta , una sorta di tour in tre dimensioni, realizzato dai tecnici di Mountain View per ricostruire le principali infrastrutture dei giochi di Vancouver.
Auto e motoslitte si sono dunque messe all’opera, al servizio del grande occhio di Street View. E se in Canada le googlecar hanno scaldato i propri motori, in Germania li hanno spenti da un po’.
Tutta una bufala quindi, il tracciamento avvenuto a Berlino della googlecar attraverso un dispositivo GPS nascosto. Uno scherzo architettato dal Free Art & Technology Group , manica di burloni dediti alla creatività artistica. L’inseguimento è sì avvenuto, ma relativamente ad un’auto messa a disposizione dello stesso gruppo. Quindi non una vettura ufficiale di Google .
A renderlo noto, un secondo articolo del quotidiano britannico Guardian , che aveva parlato in precedenza dell’ anomalo inseguimento per le strade di Berlino. La stessa BigG, venuta a conoscenza del primo articolo , ha provveduto a contattare il quotidiano, sottolineando come un tracciamento del genere non sarebbe potuto proprio accadere .
Le googlecar sono infatti a motori spenti in Germania, data la generale inclemenza del tempo atmosferico e una scarsa disponibilità della luce ottimale per gli scatti del servizio Street View. Scatti che riprenderanno presto , stando alle dichiarazioni di Mountain View. Il giornalista del Guardian si è così scusato con i suoi lettori, per non aver pensato prima alle condizioni meteo attuali di Berlino, poco appetibili per le auto di BigG. Con tanto di frecciatina al gruppo di burloni.
Mauro Vecchio