UPDATE: La Commissione Europea ha formulato le proprie accuse e ha aperto un’indagine sul mercato mobile, per esaminare la posizione di Android: i dettagli .
Roma – Secondo indiscrezioni riportate da Financial Times e Wall Street Journal le autorità antitrust europee sarebbero pronte a muovere le loro accuse ufficiali nei confronti di Google .
Si tratterebbe del concretizzarsi delle indagini condotte da Bruxelles da qualche anno a questa parte, relativamente al suo presunto abuso di posizione dominante nel settore dei motori di ricerca : le autorità antitrust del Vecchio Continente si sono attivate in seguito alle accuse mosse nel 2010 da una agguerrita coalizione di concorrenti sul mercato del search generalista e settoriale e di attori del mercato dell’advertising online: secondo tutti loro Mountain View favorirebbe nei risultati offerti dalla sua ricerca i suoi servizi a discapito di quelli altrui.
L’indagine europea, peraltro, non si limita a questo: lo statement of objections che la Commissione potrebbe presentare a Google sembra poter includere anche accuse relative alla posizione dominante assunta sul mercato dei sistemi operativi mobile da Android . Su questo fronte si sarebbe mossa, apparentemente, su istanza di Microsoft e Nokia: visto il coinvolgimento di Redmond e secondo altre indiscrezioni, le autorità sembrerebbero in particolare interessate a verificare l’impatto sulla competizione del settore dei termini di distribuzione della suite di app di Google (Mobile Application Distribution Agreement, MADA ), una questione che fece condannare in Europa Microsoft per il legame tra Windows e Internet Explorer. Per questioni simili Android si trova a fronteggiare, per esempio, l’antitrust russo.
Questo aspetto si sommerebbe agli altri casi aperti nei suoi confronti sia negli Stati Uniti, che in diversi paesi di tutto il mondo: da ultimo , sempre guardando all’Europa, è il Senato francese che sembra pronto ad adottare una legge che permetta alle autorità di vigilanza locali di chiedere a fini di monitoraggio l’ accesso a Page Rank, l’algoritmo alla base del suo motore di ricerca , così come vorrebbe la Germania.
Mountain View, per il momento, si limita a tranquillizzare i suoi dipendenti affermando che si tratta solo dell’inizio di una causa e non di una decisione finale. Google può così analizzare i dubbi delle istituzioni in modo tale da rispondervi adeguatamente. Dopo aver cercato di raggiungere un accordo con le autorità per evitare il prosieguo dell’indagine, dunque, Google sembra ora pronta a rispondere a tutte le accuse.
Come si legge in un memo interno inviato dal General Counsel di Google Ken Walker a tutti i dipendenti, infatti, Mountain View sottolinea che il settore dei sistemi operativi mobile è altamente competitivo, come dimostrerebbe peraltro il lavoro fatto per migliorare i servizi offerti ai clienti e stimolare la competizione.
Insomma, Google ritiene di trovarsi in una buona posizione rispetto alle accuse europee.
Claudio Tamburrino