Ricercare i testi di una qualunque canzone è cosa da poco: si digita il nome del brano su un motore di ricerca, si sceglie uno dei siti tra quelli trovati e ci si clicca su. Ebbene, anche questa semplice operazione sta per cambiare: Google e LyricFind hanno stretto un accordo che porterà i testi delle canzoni direttamente nelle SERP .
Questa partnership sancisce un’alleanza strategica tra due leader nei rispettivi settori (ricerca Web per Google, testi di canzoni per LyricFind). Se Google difatti porta nell’accordo una invidiabile capacità di penetrazione nel mercato grazie alla sua capillare diffusione, LyricFind non è da meno: dal 2012 è licenziataria dei testi delle canzoni pubblicate da EMI Music Publishing, Universal Music Publishing Group (UMPG), Warner/Chappell Music Publishing, Sony/ATV Music Publishing e Kobalt Music Group. Complessivamente al momento attuale il sito pubblica i testi delle canzoni provenienti da oltre 4.000 publisher di 100 Paesi diversi.
L’accordo tra questi due colossi comporterà come immediata conseguenza la presenza diretta dei testi delle canzoni contenute nel database di LyricFind nelle pagine dei risultati delle ricerche di Google, mostrate all’interno di un riquadro nella parte alta della pagina: più o meno come succede oggi per Google Traduttore. Gli stessi testi saranno resi disponibili anche in Google Music , che potrà sfruttare questi contenuti per offrire nuovi servizi, ma non solo: così facendo aumenterà la permanenza degli utenti sulle pagine SERP, e questo (presumibilmente) permetterà a Big G di migliorare le performance degli annunci pubblicitari presenti su queste pagine e poter chiedere più soldi agli investitori.
I dettagli dell’accordo firmato da Google e LyricFind non sono stati svelati, ma pare sia certo che l’iniziativa porterà una vagonata di soldi nelle casse di autori ed etichette discografiche, visto che tutti gli introiti derivanti dalla visualizzazione dei testi dei brani sarebbero appannaggio di questi.
Questo accordo, tra l’altro, prospetta uno scenario futuro molto più roseo anche per LyricFind, che trova il modo di monetizzare al meglio il suo enorme database di canzoni, cosa che in passato non sempre è avvenuta. Il tutto mentre l’industria discografica americana muove i suoi pezzi da novanta per cercare di riformare il DMCA, ritenuto ormai inadeguato a difendere la categoria dalla diffusione di contenuti protetti dal diritto d’autore.
A proposito dell’accordo, Darryl Ballantyne, CEO di LyricFind, ha affermato: “Siamo lieti di espandere la qualità e l’integrazione dei testi dei brani disponibili sui servizi di Google. Stiamo lavorando assieme per renderli disponibili ad un pubblico sempre più maggiore e nella maniera più veloce e efficiente”. Lo stesso Ballantyne in una intervista a Billboard , parlando della parte economica dell’accordo, ha affermato che “le royalties saranno pagate sulla base del numero di visualizzazioni dei testi dei brani. Più questi vengono visualizzati, più il publisher verrà pagato”.
Fiore Perrone