Orizzonti sempre più ampi e diversificati per Google, che con il programma Classroom si prende cura anche di studenti e professori. L’obiettivo è aiutare questi ultimi semplificandone il lavoro per attivare una comunicazione più immediata ed efficiente con i propri alunni.
Per riuscirci i tecnici di Big G hanno lavorato a braccetto per oltre un anno con parecchi insegnanti al fine di comprendere le esigenze e i mezzi necessari per tornare a concentrarsi specificamente sull’insegnamento. “Da ex professore di matematica, conosco bene le difficoltà del ruolo che impegna ben oltre le lezioni in aula con una serie di mansioni che sottraggono tempo prezioso all’insegnamento”, è la premessa di Zach Yeskel, product manager del progetto Classroom.
Per eliminare le perdite di tempo, quindi, è stato approntato uno strumento per creare e condividere gruppi di lavoro, interagire in tempo reale con gli studenti che necessitano approfondimenti e maggiori spiegazioni per sciogliere dubbi e per assegnare in maniera più rapida i compiti da svolgere in classe o a casa. Opportunità aperte dall’integrazione di Classroom con Gmail, Google Docs e Drive, preziosi per agevolare l’operato del professore nel dare e ritirare compiti senza sprecare carta, ma anche per consentire agli alunni di ricevere consigli e osservazioni dagli insegnanti durante lo svolgimento. Gli stessi studenti, poi, potranno controllare aggiornamenti e lavori da effettuare nella cartella creata in automatico e archiviata in Google Drive.
Per sgombrare il campo dagli equivoci, Big G ha assicurato in modo esplicito che i dati dei ragazzi salvati in Classroom non verranno utilizzati in nessun modo a scopo pubblicitario, aggiungendo che il programma sarà privo di spot. Testato in diverse scuole e università, il servizio è al momento disponibile su invito per chi frequenta istituti che utilizzano la suite Apps for Education e verrà fornito gratuitamente a tutte le classi a partire da settembre.
L’ introduzione di Classroom è un’altra dimostrazione che il settore dell’e-learning è sempre più in fermento: non a caso, forse, l’annuncio segue di pochi giorni il lancio di Office Mix, l’applicazione sviluppata da Microsoft per arricchire le presentazioni in PowerPoint con contenuti audio-video e creare così documenti interattivi più produttivi utili per stimolare l’attenzione degli studenti. Una novità accolta con interesse, tanto che l’azienda ha deciso presto di allargare la sperimentazione a nuovi utenti che, per testare l’app devono avere PowerPoint 2013 o Office 365, oppure sfruttare la prova gratuita di PowerPoint 2013 che dura 180 giorni.
Alessio Caprodossi