Google e Microsoft contro i troll per le mappe

Google e Microsoft contro i troll per le mappe

GeoTag impugna un brevetto contro una miriade di aziende. Mountain View e Redmond cercano di tagliarli la strada chiedendone la non validità. Al centro, il destino dei rispettivi servizi di mappe
GeoTag impugna un brevetto contro una miriade di aziende. Mountain View e Redmond cercano di tagliarli la strada chiedendone la non validità. Al centro, il destino dei rispettivi servizi di mappe

“Dormirò sonni tranquilli, perché so che il mio peggior nemico veglia su di me” recitava una battuta del Il Buono, il Brutto e il Cattivo : se Google e Microsoft non sono migliori nemici poco ci manca, ma per l’occasione hanno unito le loro forze legali contro il Cattivo della situazione è GeoTag, uno sventurato presunto troll brevettuale che subirà l’offensiva congiunta dei due giganti.

GeoTag è un’azienda con basi in Texas che cerca di far valere con una serie di azioni legali il brevetto numero 5,930,474 . Ottenuto nel 1999, rivendica la tecnologia per un “organizzatore Internet per accedere ad informazioni organizzate geograficamente e per argomenti” e GeoTag sembra averlo acquistato per 119 milioni di dollari.

Tra i suoi obiettivi, più di 300 , numerosi partner e clienti di Microsoft e Google.

Mountain View e Redmond hanno voluto anticipare l’eventuale denuncia di GeoTag nei confronti dei propri servizi di mappe: secondo le due, per la concessione del brevetto l’USPTO non ha tenuto conto della prior art , lo stato dell’arte. E per questo ne chiedono l’ invalidazione .

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
3 mar 2011
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