Il CEO di Google Eric Schmidt e quello di Verizon Ivan Seidenberg hanno collaborato ad un nuovo scritto sulla net neutrality: niente bozze per il legislatore o progetti stavolta, ma solo un editoriale per il Washington Post , con il quale intendono spiegare la proposta di riforma congiunta presentata nei giorni scorsi e che tanto ha già fatto discutere.
È “la spinosa questione della neutralità della rete” ad aver spinto i due “leader dei rispettivi settori” a sedersi ad un tavolo e discutere, “con l’interesse comune rappresentato da un’Internet forte e dal riconoscimento dell’importanza del progresso, possibile solo quando gli attori di Internet lavorano insieme”. Insomma, hanno ribadito le buone intenzioni già preambolo della proposta e i suoi punti principali (non discriminazione e libero accesso ai contenuti legali per la banda larga fissa, solo trasparenza per quella mobile, ruolo dell’FCC e possibilità di sviluppare una rete parallela a quella pubblica rappresentata da Internet).
Hanno poi spiegato che si tratta solo di una proposta : “ci sono centinaia di milioni di utenti Internet solo negli Stati Uniti, e nessuna coppia di aziende può essere così presuntuosa da pensare di poter risolvere le questioni pendenti sulla rete da sola. Noi vogliamo semplicemente collaborare con il Congresso, FCC e tutti coloro che saranno interessati”. L’impressione che hanno avuto alcuni osservatori leggendo il pezzo è che le due aziende stiano cercando di mantenere un profilo basso.
Se quella di Google e Verizon resta solo una proposta che può tranquillamente essere ignorata dal legislatore, è tuttavia prevedibile che possa dare il via alle mosse del Congresso e della FCC per regolamentare la Rete. Lo stesso editoriale dei due CEO si conclude con la speranza che “la nostra iniziativa possa dare idee concrete per mandare avanti il processo legislativo”.
Claudio Tamburrino