Nel corso della conferenza Google I/O , BigG ha fatto alcuni importanti annunci relativi alle sue strategie per il cloud computing. I più importanti sono il lancio di una versione business di Google App Engine , la piattaforma per la creazione e l’hosting di web application nella cloud, e un accordo di collaborazione con VMware, focalizzato sulla portabilità delle web application tra gli ambienti cloud delle due aziende.
La nuova versione “premium” di Google App Engine, descritta sinteticamente in questo post , consente alle aziende di sviluppare e far girare le proprie applicazioni web sull’infrastruttura cloud di BigG. Le nuove funzionalità pensate per il mondo business includono strumenti per l’amministrazione centralizzata, un servizio di supporto di livello enterprise, un Service Level Agreement che garantisce un uptime del 99,9 per cento e, a breve, la disponibilità di versioni cloud di SQL e SSL.
“Per facilitare ancor di più alle imprese la realizzazione di applicazioni cloud-based, e per fornire loro maggiori opzioni per il deployment delle stesse, stiamo lavorando a stretto contatto con VMware” ha spiegato Matthew Glotzbach, director of Product Management di Google Enterprise.
Come annunciato da Paul Maritz, presidente e CEO di VMware, le due società uniranno le proprie tecnologie e le proprie competenze con l’obiettivo di accelerare la diffusione del cloud computing negli ambienti enterprise. “VMware e Google stanno collaborando su più fronti per rendere le applicazioni cloud maggiormente produttive, portabili e flessibili” ha commentato Maritz.
Più nel dettaglio, i progetti in corso d’opera consentiranno agli sviluppatori Java di implementare applicazioni Web avanzate mediante i tool Google e VMware per le applicazioni Cloud e il portfolio di applicazioni Spring Java su Google App Engine . L’intento è quello di semplificare la portabilità delle applicazioni web da un ambiente cloud a un altro.
VMware e Google stanno altresì lavorando all’integrazione di Spring Roo, un tool RAD (Rapid Application Development) di nuova generazione, con le capacità di Google Web Toolkit (GWT), al fine di supportare lo sviluppo di web application basate su AJAX e HTML5 capaci di girare su una vasta gamma di device, inclusi gli smartphone.
Alessandro Del Rosso