Nel mese di maggio verranno eletti i membri del Parlamento Europeo. Un appuntamento importante per il futuro del vecchio continente, in vista del quale Google ha intenzione di mettere in campo una serie di iniziative per far sì che gli oltre 350 milioni di cittadini chiamati a votare possano farlo in modo consapevole e informato. Lo sforzo del gruppo di Mountain View a sostegno del processo democratico è illustrato in un post comparso oggi sulle pagine del blog ufficiale.
Parlamento Europeo: elezioni 2019
Il compito di bigG sarà ancora una volta quello di fungere da punto di contatto tra l’elettore e le informazioni cercate. Per questo motivo annuncia la volontà di collaborare con le Commissioni Elettorali degli stati membri in modo da garantire che i dati più rilevanti e autorevoli possano essere raggiunti da chi naviga in modo semplice, chiaro e trasparente. Un impegno che mira dunque a scongiurare il rischio di interferenze e a ridurre l’azione di coloro che si rendono responsabili delle campagne di disinformazione o misinformazione. Se quanto accaduto alle presidenziali USA 2016 ci ha insegnato qualcosa è proprio questo, la necessità di garantire che l’opinione pubblica non venga influenzata o piegata al volere di alcuni bad actors.
Pubblicità elettorali
Stessa finalità per gli accorgimenti messi in campo al fine di rendere più facilmente comprensibili le inserzioni pubblicitarie legate alle campagne elettorali e la loro natura. Ogni forma di advertising dovrà obbligatoriamente essere associata a un partito, a un candidato o a un esponente attualmente in carica, così da mettere in evidenza da chi è finanziata. Google annuncia inoltre il debutto di un nuovo processo di verifica pensato per assicurare che chi compra uno spazio è realmente chi dichiara di essere.
All’interno del Rapporto sulla Trasparenza verrà pubblicata una sezione in cui consultare ogni dettaglio sugli acquirenti delle pubblicità, con informazioni dettagliate sui target e sull’entità dell’investimento.
In aggiunta ai nuovi tool per la trasparenza delle pubblicità politiche, continuiamo a impegnarci per mantenere le nostre piattaforme al sicuro, collaborando con autorità, giornalisti, organizzazioni che si battono per i diritti umani e altre realtà di tutta Europa, garantendo l’integrità delle piattaforme online dalle quali dipendono.
Training e tool per la sicurezza
A questo si aggiungono programmi di training rivolti a coloro che Google identifica come i “gruppi più vulnerabili” ovvero chi risulta maggiormente esposto a rischi (phishing e non solo). Nei corsi verranno illustrate le modalità di utilizzo del Programma di Protezione Avanzata e di Project Shield, quest’ultimo un servizio gratuito che basandosi sulla tecnologia sviluppata da bigG mette al sicuro i siti di informazione dalle conseguenze di un attacco DDoS.
Il team di Google News Lab collaborerà inoltre con realtà editoriali di 27 paesi per il fact checking, offrendo ai giornalisti una serie di workshop gratuiti utili per comprendere come sfruttare al meglio i tool a disposizione nei processi di verifica delle fonti e nell’elaborazione delle informazioni.
Come altri, stiamo guardando alle elezioni e pensando come continuare a supportare il processo democrativo in tutto il mondo, offrendo maggiore trasparenza sull’advertising politico, aiutando le persone a connettersi alle fonti più rilevanti e collaborando alla protezione delle informazioni online riguardanti il voto.