Google ed energia: maxi investimento in fonti rinnovabili

Google fa all-in sull'energia pulita e rinnovabile

Nel giorno del Global Climate Strike, Google annuncia un maxi investimento in approvvigionamento di energia pulita e fonti rinnovabili.
Google fa all-in sull'energia pulita e rinnovabile
Nel giorno del Global Climate Strike, Google annuncia un maxi investimento in approvvigionamento di energia pulita e fonti rinnovabili.

È con un post firmato da Sundar Pichai che Google annuncia un nuovo investimento in energia pulita. È il più importante nella storia del gruppo di Mountain View e giunge in un momento che vede anche le altre realtà del mondo hi-tech (proprio ieri abbiamo scritto di Amazon) muoversi nella stessa direzione.

Google, maxi investimento in energia pulita

Il CEO dapprima ripercorre gli obiettivi raggiunti (azienda carbon neutral dal 2007, approvvigionamento 100% sostenibile dal 2017), poi annuncia la sottoscrizione di 18 nuovi contratti per un totale pari a 1.600 MW provenienti da eolico e fotovoltaico. Messi sul piatto anche 2 miliardi di dollari per la costruzione di impianti in tre continenti. Alcuni dei progetti interessati riguardano l’Europa: ulteriori dettagli sui paesi destinatari saranno svelati dal numero uno di bigG in occasione di un incontro organizzato in Finlandia.

Gli investimenti di Google in energia rinnovabile

Interessante l’iniziativa legata al Cile dove saranno realizzati impianti ibridi ovvero in grado di generare energia pulita sia dal sole sia dal vento mediante la stessa infrastruttura, ottimizzando così lo sfruttamento del territorio e minimizzando l’impatto di pannelli e pale.

L’annuncio arriva proprio nella giornata che dà il via al Global Climate Strike, un movimento di protesta globale che prende di mira il cambiamento climatico e le pratiche ritenute responsabili. Anche circa 1.600 dipendenti del gruppo di Mountain View hanno aderito firmando una lettera in cui si afferma che, a differenza dei proclami, l’industria hi-tech non è poi così eco friendly: l’impatto derivante dal solo funzionamento dei data center è ritenuto responsabile di emissioni pari a quelle del traffico aereo.

Fonte: Google
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Pubblicato il
20 set 2019
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