Google estende la ricerca AI agli utenti più giovani

Google estende la ricerca AI agli utenti più giovani

Google sta rendendo disponibile la sua esperienza di ricerca SGE basata sull’IA anche agli utenti più giovani di età compresa tra i 13 e i 17 anni.
Google estende la ricerca AI agli utenti più giovani
Google sta rendendo disponibile la sua esperienza di ricerca SGE basata sull’IA anche agli utenti più giovani di età compresa tra i 13 e i 17 anni.

Dopo aver testato il suo sistema generativo AI Search Labs (SGE) con alcuni utenti selezionati negli ultimi mesi, Google sta ora estendendo l’accesso a un numero maggiore di persone, con particolare attenzione al pubblico più giovane che ha mostrato maggiore interesse per il nuovo processo. La società ha comunicato la notizia in un post ufficiale sul suo blog.

Google Search Labs ha introdotto una nuova funzionalità di ricerca che sfrutta l’intelligenza artificiale generativa per aiutare gli utenti a trovare informazioni più rilevanti e approfondite. Questa funzionalità, chiamata SGE, permette agli utenti di aggiungere parametri personalizzati alla loro query di parole chiave, usando un linguaggio naturale e conversazionale.

In questo modo, gli utenti possono specificare meglio ciò che stanno cercando e ottenere risultati più accurati e pertinenti. SGE integra nella pagina dei risultati di ricerca di Google un sistema simile a ChatGPT. È in grado, infatti, di comprendere e rispondere alle domande degli utenti in modo fluido e naturale. Questa funzionalità è attualmente disponibile solo per un gruppo limitato di utenti che fanno parte del gruppo di test iniziale.

Google afferma che la risposta complessiva a Search Labs è stata positiva, anche se gli utenti più giovani in particolare si sono impegnati più attivamente con il sistema.

Abbiamo riscontrato che gli utenti più giovani – quelli di età compresa tra i 18 e i 24 anni che attualmente hanno accesso a SGE – trovano l’esperienza particolarmente utile. Ci hanno dato un feedback particolarmente positivo su come queste funzioni consentano loro di cercare informazioni in modo più colloquiale e naturale, e di porre domande di approfondimento“.

Il che ha senso. Gli utenti più giovani sono più aperti a nuovi processi e opzioni e saranno quindi logicamente più disponibili al cambiamento. Ma è anche di buon auspicio per il futuro dell’IA generativa: le coorti di utenti più giovani, in particolare quelli nuovi al web, imparano nuovi modi di interagire con il web, che porteranno a maggiori cambiamenti nell’utilizzo in futuro.

Di conseguenza, Google afferma che un maggior numero di utenti adolescenti avrà ora accesso a Search Labs.

Google invita gli adolescenti a provare la sua ricerca basata sull’IA generativa

La nuova iniziativa di Big G, infatti, mira a coinvolgere gli adolescenti statunitensi nella sperimentazione di nuove funzionalità di ricerca. Chi ha tra i 13 e i 17 anni e possiede un account Google può iscriversi a Search Labs, una piattaforma che offre l’accesso a diverse esperienze innovative tramite l’app Google o il browser Chrome sul desktop. Tra queste, c’è SGE, una tecnologia basata sull’intelligenza artificiale che facilita la ricerca e l’esplorazione di informazioni su vari argomenti, usando un linguaggio naturale e intuitivo. SGE è disponibile sia nella pagina dei risultati di ricerca che nella navigazione delle pagine web.

Google tiene anche conto della sicurezza, con una nuova AI Mastery Guide. Affronta le domande chiave sul funzionamento dell’IA generativa, comprese le sue capacità e i suoi limiti. Google sta inoltre introducendo nuove sezioni “Informazioni su questo risultato” nei risultati di ricerca dell’IA generativa, che forniranno un contesto aggiuntivo su come funziona il sistema e come arriva alle sue conclusioni.

Google fa inoltre notare che sta apportando miglioramenti al suo processo di Search Labs, per eliminare le risposte sbagliate, compreso un processo di formazione migliorato per i suoi modelli di Search Labs.

È interessante notare le tendenze nell’uso della ricerca AI, che indicano che in futuro diventerà un elemento più importante della scoperta. Sebbene i sistemi debbano ancora combattere le fake news (soprattutto perché sempre più contenuti generati dall’intelligenza artificiale invadono il web), sembra che la ricerca conversazionale diventerà un fattore sempre più importante nel tempo, portando a nuove considerazioni SEO, opzioni pubblicitarie e altro ancora.

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Pubblicato il
2 ott 2023
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