Secondo il Wall Street Journal le email conservate sulle caselle di posta Gmail non sono sicure . Google nega con forza, e spiega invece che la privacy è pienamente garantita. Secondo il Wall Street Journal, però, ci sarebbero evidenza che raccontano una storia differente. Ma Google ha una spiegazione per l’accaduto e ribadisce la piena sicurezza di Gmail. La polemica ruota attorno a questo braccio di ferro fatto di articoli e post ed è utile per capire una volta di più come funziona la gestione dei dati e cosa possa fare l’utente per essere la prima roccaforte a difesa dei propri dati.
L’accusa del WSJ si basa sulle rivelazioni provenienti da sviluppatori terzi che, al lavoro su client di posta basati anche sul servizio Gmail, avrebbero avuto accesso a migliaia di email . Lo scopo sarebbe stato tutto fuorché truffaldino: accedere alle mail per poter meglio sviluppare specifici servizi per una migliore esperienza sulla casella di posta. Ma il fatto che qualcuno possa deliberatamente accedere alla posta altrui è qualcosa che chiaramente va contro tutto quel che si sapeva di Gmail fino ad ora.
La spiegazione di Google è tuttavia immediata, puntuale e chiarificatrice. Semplicemente, Gmail consente lo sviluppo di app terze basate sulla casella di posta di Mountain View, ma tutto ciò non può prescindere dall’ uso delle API e dalle relative regole di sicurezza . Lo sviluppo di una soluzione non può dunque abilitare un semplice accesso ai dati contenuti nella casella di posta: solo l’utente può spontaneamente consentire questo accesso e da quel momento in poi la responsabilità sui dati non è quindi più di Google, ma del client terzo e di chi ne gestisce il codice.
Google ribadisce pertanto un concetto chiaro fin dalla nascita della casella di posta: nessuno legge la posta dei singoli , né in Google, né esternamente a Google. L’accesso alle mail è consentito ai dipendenti Google soltanto quando richiesto dalle autorità (con modalità specifiche) o dagli utenti (per questioni di assistenza); l’accesso dall’esterno è invece qualcosa che soltanto l’utente può abilitare, tenendo peraltro traccia di tale attività grazie allo specchietto del Security Checkup .
Nulla è più prezioso per Gmail del concetto di privacy: solo una casella di posta ricca e sicura è infatti in grado di mantenere la propria leadership e con essa tutto ciò che concerne in termini di controllo delle identità degli utenti. Per Google si tratta di un bene prezioso e nessuna sbavatura è tollerabile: per questo da Mountain View è giunta risposta precisa e immediata sul tema, per questo Google ha voluto blindare la questione e ricordare che la posta degli utenti non si tocca.