L'IA di Google per le previsioni delle inondazioni

L'IA di Google per le previsioni delle inondazioni

L'Italia è tra i paesi che stanno per ricevere l'accesso al Flood Hub di Google, dove sono raccolte le previsioni dell'IA sulle inondazioni.
L'IA di Google per le previsioni delle inondazioni
L'Italia è tra i paesi che stanno per ricevere l'accesso al Flood Hub di Google, dove sono raccolte le previsioni dell'IA sulle inondazioni.

Quanto accaduto nei giorni scorsi in Emilia-Romagna ha riportato in auge la discussione a proposito della gestione, soprattutto preventiva, di fenomeni come le inondazioni: interviene ora anche Google, attraverso il suo numero uno Sundar Pichai, annunciando un’espansione territoriale del sistema IA che si occupa di fornire previsioni in merito a questo tipo di eventi. La tecnologia sarà presto disponibile in 80 paesi, tra i quali figura l’Italia.

Inondazioni e previsioni: il Flood Hub di Google

Governi, organizzazioni umanitarie e 460 milioni di cittadini saranno dunque in grado di in grado di accedere a informazioni critiche fino a sette giorni prima di un potenziale evento, attraverso la piattaforma Flood Hub messa online dal gruppo di Mountain View.

La piattaforma Flood Hub di Google per le previsioni sulle inondazioni

Lì sono raccolte, visualizzate e aggiornate in tempo reale le previsioni, con avvisi sulla data in cui si dovrebbero verificare.

Le previsioni delle inondazioni segnalate su Flood Hub di Google

Il progetto fa parte delle iniziative messe in campo da bigG con l’obiettivo di sfruttare le potenzialità dell’intelligenza artificiale nell’ambito dell’emergenza climatica. Si stima che alluvioni e inondazioni, in media, colpiscano ogni anno oltre 250 milioni di persone nel mondo, provocando tra le altre cose danni economici per circa 10 miliardi di dollari.

I passi in avanti effettuati nell’elaborazione delle previsioni hanno permesso di estendere fino a sette giorni il periodo in cui ricevere gli avvisi prima del possibile evento (nel 2022 era limitato a 48 ore), così da consentire una migliore e più accurata organizzazione degli interventi necessari per farsi trovare pronti. Gli algoritmi IA in questione considerano informazioni provenienti da fonti pubblicamente disponibili, principalmente le condizioni meteo e le immagini satellitari.

La tecnologia combina quindi due modelli: il modello idrologico, che prevede la quantità di acqua che scorre in un fiume, e il modello di inondazione, che prevede quali aree saranno interessate e quanto sarà profonda l’acqua.

Il lavoro di Google su questo fronte non finisce qui: per il futuro è già stata messa in cantiere l’integrazione di Flood Maps in Maps.

Fonte: Google
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Pubblicato il
23 mag 2023
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