Google annunciato la disponibilità di Flutter 2. La seconda versione del framework open source consente ora la creazione di interfacce anche per le web app, oltre che per applicazioni desktop e mobile. Lo stesso codice di base può essere utilizzato per lo sviluppo di app per cinque sistemi operativi (Windows, macOS, Linux, Android e iOS) e quattro browser (Chrome, Firefox, Edge e Safari).
Google Flutter 2: interfacce multipiattaforma
L’obiettivo di Google è offrire un software che consenta di velocizzare lo sviluppo di interfacce mediante la riutilizzazione del codice. Grazie alla nuova versione, Flutter diventa un framework portabile in quanto permette di adattare l’interfaccia dell’app ad ogni piattaforma e offre la stessa esperienza d’uso indipendentemente dal sistema operativo e dal dispositivo. Tra le app basate su Flutter ci sono Google Pay, Google One e Stadia. Anche Google Fuchsia utilizzerà Flutter.
La novità più importante di Flutter 2 è il supporto per il web attraverso le PWA (Progressive Web App) e il porting delle attuali app mobile. La seconda versione migliora inoltre il supporto desktop (Canonical userà Flutter per l’interfaccia di installazione di Ubuntu) e aggiunge il supporto per i dispositivi dual screen (Microsoft userà Flutter sui futuri Surface).
Il framework verrà anche sfruttato per la creazione delle interfacce dei sistemi di infotainment delle automobili. Uno dei primi produttori sarà Toyota. Il supporto multipiattaforma di Flutter è stato possibile grazie a Dart, il linguaggio di programmazione di Google che consente lo sviluppo per ogni sistema operativo, indipendentemente dall’architettura (Intel o ARM). Flutter 2 è ovviamente gratuito.