Google Fogli: tabelle automatiche strutturate con Gemini

Google Fogli: tabelle automatiche strutturate con Gemini

Google Fogli consente adesso di generare automaticamente grandi e articolate tabelle a partire dai propri dati disordinati sfruttando Gemini.
Google Fogli: tabelle automatiche strutturate con Gemini
Google Fogli consente adesso di generare automaticamente grandi e articolate tabelle a partire dai propri dati disordinati sfruttando Gemini.

Ci sono interessanti novità per Google Fogli in merito alla possibilità di sfruttare Gemini. Nel corso degli ultimi giorni, infatti, è stata aggiunta la possibilità di generare automaticamente tabelle, anche molto grandi e articolate, a partire dai propri dati disordinati adoperando l’intelligenza artificiale di “big G”.

Google Fogli: Gemini trasforma i dati disordinati in tabelle

Da tenere presente che l’opzione ha fatto capolino per la prima volta in assoluto ad agosto scorso, quando su Google Fogli è comparsa la voce “Converti in tabella”, ma cliccando su di essa, si andava a produrre una tabella piuttosto semplice, non completamente sodisfacente per la maggior parte di coloro che utilizzano la piattaforma con una certa frequenza.

Adesso, invece, è possibile ottenere tabelle estremamente curate e strutturate, senza richiedere al tipo di formattazione da parte dell’utente. Per riuscirci, più precisamente, bisogna fare clic sul pulsante a forma di stella di Gemini in alto a destra, poi sulla voce “Crea una tabella”, dopodiché bisogna selezionare un modello o digitare il prompt e premere il tasto Invio sulla tastiera.

Da tenere presente che la funzionalità è attualmente in fase di distribuzione per gli utenti nei Rapid Release Domains, mentre gli utenti in Scheduled Release dovrebbero riceverla tutti gradualmente a partire dal 17 ottobre. Dopo che la distribuzione verrà avviata, ci vorranno circa 15 giorni per completare l’aggiornamento per tutti gli utenti di ogni gruppo. Lo stesso discorso vale anche per i clienti Google Workspace, gli account Education e quelli che hanno attivo un abbonamento premium a Google One.

Fonte: Google
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Pubblicato il
30 set 2024
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