Il binomio Android e Google Maps Navigation si appresta a valicare i confini statunitensi per rendersi disponibile agli utenti di tutto il mondo, che potranno scaricarlo come un semplice update per l’applicazione già esistente. Non solo, il navigatore satellitare di BigG dovrebbe presto fare la sua comparsa anche su iPhone, piattaforma sulla spopolano attualmente i costosi TomTom e CoPilot.
La differenza fondamentale tra i navigatori canonici e Google Maps Navigation sta proprio nella gestione delle mappe: TomTom, ad esempio, memorizza sullo smartphone l’intero database geografico mentre la soluzione sfornata dal Googleplex le scarica a seconda della richiesta dell’utente , diminuendo da una parte il peso effettivo dell’applicazione ma rendendo il processo di orientamento fortemente dipendente dalla disponibilità di un collegamento a Internet.
Per ovviare a questo possibile inconveniente i tecnici di Mountain View hanno fatto in modo che Google Maps Navigation scarichi le mappe relative all’intero percorso impostato dall’utente, in modo da non creare problemi nel mezzo del viaggio qualora ci si disconnetta: “Maps richiede una connessione dati all’inizio – ha spiegato Steve Lee, product manager di Google – ma una volta alla guida non risente di eventuali black out della connessione”.
Sempre per quanto riguarda il suo servizio di mappe online Google ha ufficializzato quanto scoperto qualche mese fa da alcuni commercianti incuriositi da alcuni figuri intenti a fotografare l’interno dei propri negozi: Google Store View è attualmente in fase di sperimentazione in alcuni centri di Australia, Giappone e Stati Uniti.
Giorgio Pontico