Dopo la scissione dal Google Plus, dopo essersi affermato come un servizio a sé nel mese di maggio, dedicato all’archiviazione e alla gestione delle fotografie, Google Foto si dota di una funzione per potenziare la propria anima social.
È ora possibile creare degli album condivisi, così da raccogliere in un unico flusso le immagini catturate nel corso di un evento e le fotografie che documentano attività comuni, arricchite dai contributi di tutti i partecipanti e visibili a tutti coloro che si desiderino rendere partecipi.
Mountain View ricorda che già al lancio Google Foto permetteva di condividere immagini e album con un semplice link di invito, da distribuire via email, SMS, instant messaging o quant’altro. Ora, alla possibilità di mostrare le immagini, si aggiunge la possibilità di contribuire a popolare gli album.
Sia nel contesto del servizio Web, sia nel contesto delle app dedicate a Android e iOS, basta selezionare le immagini per comporre un album da condividere o scegliere di condividere una galleria esistente: l’elenco dei contatti a cui la collaborazione è stata aperta comparirà sotto la raccolta di foto, e ciascuno di loro potrà visualizzarla, mentre per offrire il proprio contributo è necessario un account Google.
Si tratta di una funzione che David Lieb, a capo di Google Foto, colloca nello spettro dei servizi di condivisione fotografica a metà fra la condivisione broadcast che avviene sui social network e gli scambi da uno a uno: Mountain View auspica che il servizio sappia intercettare esigenze che gli utenti non hanno potuto soddisfare su altre piattaforme.
Gaia Bottà