Google Foto si è scisso da Google+ per assumere una propria identità e proporsi come piattaforma cloud per la gestione delle raccolte fotografiche degli utenti. L’ultima funzione di cui Mountain View ha dotato il proprio servizio desktop e mobile è la creazione automatica di album fotografici.
Senza bisogno di alcuna informazione aggiuntiva, Google Foto proporrà degli assemblaggi dei contenuti “migliori” sulla base di quello che presume essere un evento documentato da immagini e foto dell’utente.
La selezione sulla base dell’ uniformità spazio-temporale , spiega il team di Google Foto, si rileva attraverso diversi elementi: in primo luogo il numero di contenuti prodotti dall’utente in un intervallo di tempo che risulti significativo, e la corrispondenza ad esempio con delle festività. Naturalmente concorrono alla seleziona anche i metadati relativi alla geolocalizzazione, che possono suggerire la distanza dai luoghi in cui l’utente è solito bazzicare, e quindi una trasferta non ordinaria, ma anche il percorso che l’utente sta intraprendendo in un viaggio.
Non è tutto: Mountain View lavora da tempo a soluzioni per il riconoscimento delle immagini ed in molti casi è in grado di collocare degli scenari noti esattamente nella posizione a cui corrispondono sulle mappe, anche qualora le foto non siano geotaggate.
Altro elemento che innesca il confezionamento di album sono le persone ritratte : il sistema di Google non si basa sulle descrizioni o sui tag aggiunti manualmente dagli utenti, ma inferisce la familiarità delle persone ritratte sulla base della frequenza con cui i volti comapiono nelle foto.
Per quanto attiene invece la selezione dei contenuti in base alla qualità , Google spiega che soluzioni di machine learning operano per eliminare i duplicati e per identificare, ad esempio, le immagini in cui i soggetti ritratti siano sorridenti, con gli occhi aperti.
Google Foto proporrà automaticamente le raccolte, distribuendo le foto su una mappa e consentendo all’utente di effettuare modifiche ai contenuti e alla selezione.
Gaia Bottà