Con lo spazio offerto sulla nuvola da Google all’annuncio del servizio Foto, scisso nei mesi scorsi in attesa del lancio del rinnovato Google Plus, perché sovraccaricare la memoria dello smartphone? Mountain View invita i propri utenti a fare affidamento sul cloud, offrendo loro uno strumento per agevolare il trasferimento degli archivi.
Per il momento dedicata agli utenti dell’app Android, ma presto destinata anche agli utenti iOS, la nuova funzione tiene traccia dello spazio sul dispositivo occupato dalle immagini: nel contesto delle impostazioni, a partire dalla versione 1.9 dell’applicazione, è possibile rimuovere in blocco le immagini e i video conservati nella memoria dello smartphone di cui sia già stato eseguito il backup online. La funzione di cancellazione in blocco, segnala Google, opera anche sui dispositivi che fanno affidamento sulle SD-card e che prima erano afflitti da un bug, così che la cancellazione investa la memoria esterna, evitando le inutili duplicazioni.
Se gli utenti che archiviano le immagini e i video alla qualità con cui sono stati catturati già ricevono una notifica nel momento in cui si avvicinano a saturare lo spazio di archiviazione del terminale, la notifica con l’invito alla cancellazione verrà ora diramata anche agli utenti che archiviano in alta qualità ( compressa rispetto al formato originale, a dispetto del nome).
Per la versione Web di Google Foto, poi, è stata messa a disposizione un’opzione che consente di tenere sotto controllo lo spazio di archiviazione cloud: per liberare GB, Mountain View offre la possibilità di convertire in blocco tutti i contenuti caricati dalla qualità originale all'”alta qualità”, formato per cui le immagini non concorrono allo spazio di archiviazione di Google Drive, ma possono essere stoccate in quantità illimitata.
Gaia Bottà