Android Authority ha fatto una scoperta interessante nella versione 7.3 di Google Foto. L’applicazione fotografica dovrebbe presto essere in grado di rilevare quali immagini sono state generate dall’intelligenza artificiale. Sebbene questa funzione non sia ancora stata implementata, la sua integrazione nel codice dell’applicazione suggerisce un lancio imminente.
In un’epoca in cui è sempre più difficile determinare l’autenticità delle immagini, l’iniziativa di Google per aiutare gli utenti a riconoscere i contenuti generati dall’intelligenza artificiale è sicuramente da lodare.
Google Foto ora rileva le immagini generate dall’AI
Gli sviluppatori hanno individuato diversi elementi chiave nel codice XML dell’applicazione, tra cui tre identificatori cruciali: “@id/ai_info”, “@id/credit” e “@id/digital_source_type”. Questi identificatori svolgeranno ruoli distinti ma complementari. L’identificatore “@id/credit” mostrerà probabilmente i tag di credito, come “Made with Google AI” per le immagini generate tramite Gemini. L’identificatore “@id/digital_source_type” indicherà la fonte multimediale originale dell’immagine. Per quanto riguarda “@id/ai_info”, sebbene la sua funzione esatta non sia ancora stata confermata, potrebbe fornire informazioni aggiuntive sul modello di AI utilizzato.
La funzione utilizzerà i metadati IPTC per analizzare l’origine delle immagini. Queste informazioni saranno accessibili nella sezione dei dettagli dell’immagine, offrendo una maggiore trasparenza sull’origine dei contenuti visivi. Google Foto sarà anche in grado di rilevare i propri tag, come “Generato dall’intelligenza artificiale con Google Foto” o “Generato dall’intelligenza artificiale con Google“, utilizzati in particolare con lo strumento Magic Editor.
Questa iniziativa cade proprio a fagiolo, come si suole dire, poiché i generatori di immagini AI stanno diventando sempre più popolari. Che si tratti di modificare immagini esistenti o di crearne di nuove e realistiche, l’uso dell’intelligenza artificiale nel visual è in continua crescita ed è quindi essenziale che le grandi aziende sviluppino tali strumenti per i consumatori. La speranza è che questa nuova funzione venga implementata – gratuitamente – il prima possibile.