Google si prepara a licenziare 200 persone: l’annuncio è ufficiale, non si tratta di indiscrezioni o di speculazioni. E adesso sono in molti a domandarsi che cosa succederà nei prossimi mesi.
“Non è mai facile fare questo tipo di cambiamenti” ha scritto Omid Kordestani, vice presidente delegato alle vendite, nel post che annuncia i licenziamenti. Ma purtroppo, spiega, la rapida crescita esperita da BigG nel passato recente ha prodotto duplicazioni e, in alcuni casi, anche errori strategici . “In alcune aree si sono create delle sovrapposizioni organizzative. E queste producono non solo una duplicazione degli sforzi, ma anche problemi nella gestione del processo decisionale. Da qui, minore efficienza ed efficacia per il nostro team. Inoltre, ci sono aree in cui in passato abbiamo investito eccessivamente, a partire dai trend di crescita che stavamo esperendo”.
I tagli annunciati riguarderanno il comparto Marketing e vendite, in totale sono 200 gli esuberi. Matt Furman, portavoce dell’azienda, spiega che 100 dei licenziamenti saranno operati negli Stati Uniti, mentre gli altri 100 investiranno le sedi estere. A tutti, si legge ancora nel post di Kordestani, sarà dato il tempo necessario per cercare un’altra collocazione all’interno dell’azienda, e coloro che sceglieranno di andar via riceveranno dei “bonus di supporto”.
In percentuale, osserva PaidContent , i licenziamenti ammontano a meno del 2% dell’organico di Google, fermo al dicembre 2008 con 20.222 persone. Ma l’annuncio fa comunque un certo effetto. Anche perché quello corrente è già il terzo round di licenziamenti, dopo quelli operati in gennaio tra i recruiter ed in febbraio tra gli operativi dell'(ormai defunto) progetto dedicato alle radio.
L’impressione, sottolinea The Register , è che Mountain View voglia fronteggiare la crisi economica con una strategia di difesa “preventiva”, fatta di tagli selettivi al personale ed ai progetti meno strategici (come Lively o Print Ads ). Ma allo stesso tempo, molti tra gli addetti ai lavori si domandano cosa potrebbe succedere nei prossimi mesi. Parlando con CNN , ad esempio, l’analista finanziario di Global Equities Research Trip Chowdhry osserva : “Oggi abbiamo visto 200 licenziamenti . La mia impressione è che si tratti solo dell’inizio, e mi aspetto a breve altri 600 esuberi”.
E anche da dentro Google arrivano voci non del tutto rassicuranti per i dipendenti. “La nostra struttura di costo è effettivamente molto labor intensive , ma il modello di business che impieghiamo prevede elevati gradi di flessibilità” dice Patrick Pitchette, dirigente del personale a Mountain View. “Gestiremo al meglio le responsabilità dell’azienda in questo senso”.
Negli ultimi mesi la recessione ha colpito duramente anche diverse aziende del settore IT . E di recente lo stesso CEO di Google Eric Schmidt non ha nascosto qualche preoccupazione, a fronte di una situazione economica “veramente fosca”.
Giovanni Arata