Google Glass è stato “promosso” da prodotto sperimentale di Google X a gadget che merita l’attenzione di una divisione interna del colosso di Mountain View, e a quanto pare la promozione coincide con la scomparsa degli occhialini dedicati alla realtà aumentata dalla pubblica piazza per chissà quanti anni a venire.
Tony Fadell, responsabile domotica di Google a cui sono state affidate le cure del prodotto “rivoluzionario”, non avrebbe alcuna intenzione di mostrare al pubblico le future iterazioni di Glass.
Degli occhialini con schermo e connessione Internet integrati si tornerà a parlare pubblicamente solo quando Glass sarà diventato un prodotto “perfetto”, dicono i bene informati, e il raggiungimento di questo presunto stadio di perfezione include la necessità di riprogettare l’eyewear hi-tech da cima a fondo.
Addio quindi ai piani futuri già annunciati da Google, le partnership con Intel per l’uso dei chip SoC x86 e i nuovi design Luxottica che avrebbero dovuto fornire appeal a un prodotto che ha stentato a conquistare il pubblico.
D’ora in poi, lo sviluppo di Glass sarà solo un affare interno a Mountain View.
Alfonso Maruccia