Google ha da poco messo a segno una nuova acquisizione che potrebbe permettere all’azienda di fare non pochi passi in avanti per quel che concerne la realizzazione di un suo visore, di cui si discute ormai da qualche tempo a questa parte. Nel corso delle ultime ore, infatti, “big G” ha messo le mani sulla startup Raxium, specializzata in display VR.
Google acquisisce Raxium e punta alla VR
Più precisamente, Raxium è un’azienda che si occupa dello sviluppo di piccoli diodi che emettono luce, realizzati per i display dei device in realtà aumentata e mista. Ciò lascia chiaramente presagire che Google abbia deciso di effettuarne l’acquisto per implementare le sue tecnologie in un device VR o AR proprietario, che rumors precedenti identificano con il nome di “Project Iris” e che pare possa trattarsi di un dispositivo standalone destinato a fare capolino sul mercato nel 2024.
Da notare che sino ad ora Raxios non ha rilasciato alcun headset VR, ma la sua produzione ha riguardato gli schermi micro-LED grazie ai quali si possono realizzare display curvi, ad alta risoluzione e di dimensioni relativamente piccole, proprio come quelli di cui necessitano i visori per la realtà aumentata. Allo stato attuale delle cose, invece, la tecnologia dominante nel campo MR sono gli schermi OLED di Samsung, sebbene si ritenga che il micro-LED possa andare a sostituire quest’ultimo entro pochi anni.
Ricordiamo che già tempo addietro Google ha effettuato un acquisizione particolarmente interessante sul fronte AR, quella di North, il che fa ben sperare per la produzione di soluzioni nel settore della realtà virtuale e aumentata.