Google ha comunicato i risultati finanziari per il primo trimestre del nuovo anno fiscale, evidenziando numeri come sempre positivi ancorché leggermente inferiori alle (sempre alte) aspettative degli analisti di Wall Street.
Nei primi tre mesi del 2012, Google ha collezionato ricavi per 8,14 miliardi di dollari (esclusi i costi per le acquisizioni): si tratta di un +25 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, anche se il risultato è inferiore agli 8,15 miliardi di dollari precedentemente stimati da analisti e investitori.
Altrettanto notevole e impressionante il denaro contante che Google dice di avere a disposizione, per un totale di 49,3 miliardi di dollari teoricamente disponibili immediatamente per ogni genere di possibile operazione finanziaria.
Assieme ai ricavi, Google ha altresì comunicato di aver deciso lo sdoppiamento delle azioni esistenti: a ogni vecchia azione corrisponderanno due azioni diverse, anche se non è prevista l’assegnazione del potere di voto nei consigli di amministrazione della società.
Brin e Page difendono la decisione di detenere un forte potere di controllo sui destini ultimi della società da loro fondata qualche lustro fa: è “nel migliore interesse di Google, dei nostri azionisti e dei nostri utenti” mantenere questo approccio per la guida dell’azienda, dicono i due, così da avere garantito “il successo per le decadi a venire”.
Alfonso Maruccia