Il gigante di Mountain View ha annunciato un consistente ridimensionamento del personale in tre aree chiave: divisione Hardware, team Google Assistant e dipartimento Engineering. Sulla base delle dichiarazioni aziendali riportate da The Verge, che parlano genericamente di “alcune centinaia” di tagli, le stime indicano che i licenziamenti complessivi ammonterebbero a circa 1000 unità, con una riduzione massiccia dell’organico in settori strategici del colosso tecnologico.
La comunicazione opaca di Google sul numero effettivo di lavoratori coinvolti conferma la tendenza delle grandi aziende tech a gestire queste procedure nell’ombra.
I tagli potrebbero essere più ampi
La portavoce dell’azienda, Courtenay Mencini, non ha voluto confermare se questi fossero i soli tagli di posti di lavoro in questa ondata di licenziamenti. Ha solo confermato le notizie già riportate da 9to5Google e Semafor, senza menzionare gli altri licenziamenti. Anche il New York Times ha parlato dei tagli nel team di ingegneri.
Mencini ha dichiarato che “alcuni dei nostri team hanno apportato modifiche per diventare più efficienti e lavorare meglio” e che “alcuni team stanno continuando ad apportare questo tipo di modifiche organizzative, che includono alcune eliminazioni di ruoli a livello globale”.
Google cerca di minimizzare le cattive notizie
È possibile che Big G stia cercando di “diluire” le cattive notizie, invece di rivelarle tutte insieme. Durante il processo Epic contro Google è emerso che Google è tra le aziende che cercano di manipolare le notizie. Per inciso, Un tribunale federale californiano ha stabilito che Google ha violato le leggi antitrust statunitensi nei confronti di Epic Games, celebre produttore di videogiochi come Fortnite.
Secondo la sentenza, Google opera come monopolio illegale nel mercato delle app mobile. L’azienda ha annunciato che farà ricorso, ma se la decisione venisse confermata, si tratterebbe di una svolta epocale, che modificherebbe radicalmente le policy e l’economia degli app store. La battaglia legale tra i due colossi tech potrebbe ridisegnare gli equilibri competitivi nell’industria tecnologica.
Dopotutto, Google resta un’azienda enorme
Big G è un’azienda gigantesca. La società madre Alphabet aveva 182.381 dipendenti al 30 settembre 2023, distribuiti in vari settori e paesi, quindi un migliaio di tagli di posti di lavoro rappresenterebbe solo circa la metà del totale dell’azienda. Tuttavia, negli ultimi mesi, Google ha dovuto affrontare una serie di sfide e difficoltà, che hanno portato a una decisione drastica: il taglio di 12.000 posti di lavoro, pari al 6% della sua forza lavoro totale.
Quali sono le motivazioni dietro questa scelta? Secondo il CEO di Alphabet, Sundar Pichai, si tratta di una misura necessaria per rendere l’azienda più agile e competitiva, in un contesto di mercato sempre più dinamico e incerto. Tra le possibili cause di questa crisi, ci sono la concorrenza sempre più agguerrita di altre aziende tecnologiche, come Microsoft, Amazon e Facebook, ma anche la pressione delle autorità regolatorie, che accusano Google di pratiche anticoncorrenziali e violazioni della privacy.