Google Health, al via l'ambulatorio globale

Google Health, al via l'ambulatorio globale

BigG sbatte sul web la salute dei cittadini. Qualche migliaio di pazienti potrà gestire online la propria cartella clinica, condividerla con medici e farmacisti
BigG sbatte sul web la salute dei cittadini. Qualche migliaio di pazienti potrà gestire online la propria cartella clinica, condividerla con medici e farmacisti

Stanno per essere riversate online, ospitate da Google, le cartelle cliniche delle migliaia di pazienti della Cleveland Clinic in Ohio. Google Health, annunciato e atteso da tempo, è ai blocchi di partenza.

Cartelle cliniche Sarà gratuito per i pazienti e gratuito per la clinica, rappresenterà uno strumento per restituire al cittadino la possibilità di gestire autonomamente la propria salute . Protetti da una password, nell’ account Google dedicato , verranno raccolti prescrizioni, referti di esami e di visite. Documenti che il paziente potrà giostrare a proprio piacimento, senza incappare in lungaggini burocratiche per accedere e recuperare la propria storia di malato, documentata in faldoni polverosi, replicata nell’archivio di ogni specialista consultato.

Sarà una sperimentazione ristretta, della durata di poche settimane , un passaggio morbido dal sistema di gestione online già introdotto dalla Cleveland Clinic a quello offerto da BigG. I dati dei pazienti della clinica già risiedono online, depositati nel sistema eCleveland Clinic MyChart , che consente ai pazienti di gestire prenotazioni di visite, di rinnovare prescrizioni, di condividere e esportare dati riguardo alla propria storia clinica.

I pazienti che decideranno di aderire a Google Health potranno consultare e condividere con i farmacisti e con i medici il proprio quadro clinico, anche in caso di emergenze: “Il paziente non dovrà più ricordare tutte quelle informazioni, appuntarle su carta e portarle sempre con sé” ha spiegato al Wall Street Journal un rappresentante della Cleveland Clinic.

Non sarà però solo una questione di praticità: se l’iniziativa di BigG dovesse attecchire, Google Health potrebbe trasformarsi in uno snodo informativo condiviso per la sanità globale, un sistema di gestione di cartelle cliniche digitali che potrebbe far risparmiare denari agli operatori della sanità.

Ma la competizione per aggiudicarsi il primato per la gestione della salute digitale non sarà priva di ostacoli. Google si dovrà confrontare con numerosi concorrenti , fra i quali figura l’ agguerrito Microsoft HealtVault .

Google dovrà altresì fronteggiare le critiche di coloro che temono che questo genere di servizi rappresenti una minaccia per la privacy di chi vi aderirà. World Privacy Forum , associazione non profit a tutela della riservatezza, ha appena lanciato l’ allarme a riguardo, in un corposo documento : le leggi statunitensi garantiscono protezioni speciali ai dati sensibili gestiti dalle istituzioni che operano nell’ambito della sanità, ma non da quelli gestiti da terze parti. Google venderà cartelle cliniche agli inserzionisti del settore? Saprà resistere alle pressioni di agenzie assicurative e datori di lavoro? La rassicurazione giunge immediata da Mountain View: “I dati rimarranno vostri, resteranno privati e confidenziali. Soltanto voi avrete la possibilità di condividerli”.

Gaia Bottà

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Pubblicato il
22 feb 2008
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