L’azienda di Mountain View ha annunciato una serie di API (Application Programming Interface) che permettono agli sviluppatori di accedere alla sua piattaforma Google Home. Ciò significa che tutti, non solo quelli che vendono i prodotti, possono creare app Android e iOS per sfruttare gli oltre 600 milioni di dispositivi. Chromecast con Google TV e alcuni smart TV diventeranno hub per Google Home.
Accesso agli sviluppatori di terze parti
Le Home API consentono agli sviluppatori di integrare nelle loro app automazioni e supporto per i dispositivi compatibili con la piattaforma di Google e Matter. L’accesso è già disponibile in anteprima per alcuni partner selezionati, mentre gli altri sviluppatori devono effettuare l’iscrizione alla lista di attesa. Le prime app arriveranno sugli store di Google e Apple entro l’autunno.
Le Device API consentono di ottenere l’elenco dei dispositivi, inviare comandi di controllo, leggere lo stato dei dispositivi e gestire le proprietà (ad esempio il nome). Con le Structure API è invece possibile ottenere l’elenco delle stanze, aggiungere/cancellare le stanze, cambiare i dispositivi nelle stanze e cambiare il nome di una stanza.
Le Commissioning API permettono di effettuare la configurazione iniziale, ovvero impostare un dispositivo Matter tramite qualsiasi app o l’app Google Home o la funzionalità Fast Pair di Android.
Infine, le Automation API consentono di creare, modificare, eliminare ed eseguire le automazioni (ad esempio accendere la luce quando la porta di ingresso viene aperta di notte).
Entro fine anno, Chromecast con Google TV e alcune smart TV con Google TV potranno essere utilizzati come hub per Google Home.