Google, l'informazione è vocale e arriva da Home

Google, l'informazione è vocale e arriva da Home

Google propone un nuovo modello di informazione radiofonica basata su Assistente Google, pensata per Google Home e in fase di test negli USA.
Google, l'informazione è vocale e arriva da Home
Google propone un nuovo modello di informazione radiofonica basata su Assistente Google, pensata per Google Home e in fase di test negli USA.

Nasce con Google un nuovo modo di fare radio. Si tratta di una radio interattiva e personalizzata, progettata attorno ai gusti ed alle abitudini del singolo utente. Si tratta, soprattutto, di una evoluzione del concetto tradizionale e mainstream di “radio”: l’obiettivo è quello di portare agli utenti l’informazione che cercano ma, una volta tanto, senza impegnare il loro canale visivo.

La discriminante è esattamente questa: quello che Google intende fare non è un canale di podcast da ascoltare previo abbonamento, ma un flusso informativo gestito dagli algoritmi di Mountain View ed in grado, partendo dai contenuti provenienti dalle fonti in partnership, di offrire all’utente quel che l’utente stesso vuole. Inutile sprecare il termine “Intelligenza Artificiale”: semplicemente si tratta di un meccanismo adattivo che, sulla base dei dati propri del Google Account dell’utente, genera un flusso di notizie. Sarà poi l’utente stesso a poterle controllare attraverso uno skip in avanti o indietro, oppure impartendo ulteriori comandi al proprio Assistente Google.

La novità è al momento limitata ad un mondo anglofono ma, se la novità dovesse trovare i favori degli utenti, il modello è pronto per fare un solerte esordio anche a livello internazionale. Le notizie possono essere ascoltate da qualsiasi device collegato con Google Assistant, ma è chiaro come un feed del genere possa trovare sua naturale collocazione su uno speaker quale Google Home (fornendo così informazioni all’utente anche quando ha mani e vista impegnate altrove, in altre questioni che impediscono la posizione e la concentrazione tipiche di quando si è di fronte al proprio smartphone.

Una serie di linee guida è stata predisposta per i partner che vorranno sperimentare questa nuova opzione divulgativa: Associated Press, CNBC, CNET, New York Times, USA Today, Washington Post e Billbord sono alcuni tra i primi nomi a salire a bordo, tasselli di una sperimentazione al momento estremamente limitata in attesa dei primi feedback.

Mentre Google News è sempre più in discussione in tutta Europa in virtù delle complesse tensioni tra Google ed editori, negli USA il medesimo servizio diventa la base per una ulteriore evoluzione. Il risultato è un nuovo medium ibrido tra il Web e la Radio, prendendo da ambo le parti le caratteristiche migliori. Non è una vera radio, chiaramente, ed al tempo stesso non offre la medesima esperienza informativa che si potrebbe avere su una pagina Web. Si tratta tuttavia di un modo leggero per entrare a contatto con le ultime novità, per farsi inviare gli update di una notizia di proprio interesse, per ascoltare informazioni utili nel momento stesso in cui lo si desidera.

Dita e occhi non servono, sono sufficienti voce e orecchi. E una formula magica per cominciare: “Ok, Google”.

Fonte: Google Blog
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Pubblicato il
7 dic 2018
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