Mountain View (USA) – Google non è solo il più celebre motore di ricerca web o una delle più grandi net company, è anche quella che può vantarsi di avere il più vasto indice di siti e pagine web. A sentire i suoi dirigenti, infatti, la capacità di indicizzazione della grande G ormai mette tutti gli altri in ombra, persino un gigante del settore e diretto competitor come Yahoo! .
Ad avvertire il mondo che Google ce l’ha più grosso di tutti è stato Eric Schmidt, il dinamico CEO dell’azienda, secondo cui l’ultimo anno si è rivelato denso di avvenimenti e innovazioni per la società che ha sparato una caterva di nuovi servizi finendo al centro delle cronache sempre più frequentemente.
In una intervista rilasciata a News.com , il dirigente della società ha spiegato che nonostante tutte le novità introdotte, il focus dell’azienda non si è mai distolto dall’ indice dei contenuti internet sul quale si fondano tutti i sistemi di search di Google. “Ci abbiamo messo grande impegno – ha dichiarato il CEO di Google – ed è sempre stato molto più grosso di quello degli altri”.
La questione non è peregrina: pur dipendendo moltissimo dalle qualità e caratteristiche dei software di ricerca negli indici web, il risultato ottimale delle ricerche degli utenti e quindi la loro soddisfazione dipende, secondo Google, in misura notevolissima anche dalla quantità di materiali indicizzati e, quindi, ricercabili. Una visione che non è condivisa dagli esperti di Yahoo!, secondo i quali invece la soddisfazione è data dalla rilevanza , ossia la rispondenza tra i termini ricercati dagli utenti nel motore e i risultati delle ricerche.
Ma Schmidt è andato oltre: “Annuncio oggi che in termini di pagine uniche, il nostro indice è ora tre volte maggiore di quello di qualsiasi altro motore”. Un’affermazione che va presa sulla fiducia, in quanto Schmidt non ha voluto dichiarare quale sia il numero complessivo delle pagine, indicando così anche un nuovo cambiamento di rotta : Google non scriverà più sul proprio sito quante sono le pagine indicizzate.
Secondo Schmidt non c’è nessun cambiamento: molto semplicemente, ha spiegato, ci sono diverse opinioni nel mondo su come andrebbero calcolati questi numeri. A suo dire, per provare che Google ce l’ha più grosso è sufficiente comparare i risultati delle ricerche sul proprio motore con quello dei suoi diretti concorrenti, da Yahoo!, appunto, a MSN Search fino a AlltheWeb .