In occasione della Conferenza Internazionale sui Cambiamenti Climatici che si sta tenendo a Cancun, Mountain View ha annunciato il debutto di Google Earth Engine: una piattaforma alla quale gli studiosi di tutto il globo potranno accedere per analizzare la situazione ecologica della Terra . Grazie a tale progetto scienziati, comunità ed attivisti avranno accesso al vastissimo database di immagini provenienti da satelliti che ruotano intorno al nostro Pianeta, all’archivio completo di immagini satellitari storiche che permetteranno di poter visualizzare, monitorare o semplicemente far comprendere i cambiamenti climatici e ambientali del nostro Pianeta.
Da semplice insieme di pixel tali immagini verranno trasformate in informazioni molto utili. Deforestazione, inquinamento, dislocamento delle risorse idriche rappresentano solo alcuni dei numerosi fenomeni che potranno essere studiati più approfonditamente grazie a questo nuovo progetto.
Google ha inoltre annunciato che oltre ai dati grezzi metterà a disposizione alcuni strumenti per l’analisi di tali fenomeni. La società, infatti, ha donato un totale di circa 10 milioni di ore CPU all’anno per i prossimi due anni per facilitare l’elaborazione della vastissima gamma di immagini registrate dai satelliti. Si filtreranno così solo i dati utili alle ricerche e saranno ripuliti da ogni eventuale fattore estraneo o non affine ai criteri di studio.
Google Earth Engine includerà a breve anche il vasto repertorio fotografico di Landsat , progetto nato in seno alla NASA e che potrà così essere accessibile in maniera più semplice. Le immagini Landsat, relative all’evoluzione del Pianeta negli ultimi 25 anni, offriranno degli importanti elementi d’analisi per comparare il passato con l’attuale situazione ambientale.
Gli scienziati che faranno richiesta sul sito potranno far uso delle API. Google Earth attualmente è disponibile solo per un ristretto gruppo di partner ma spera nel tempo di poter espandere la sua portata e la sua funzionalità.
Raffaella Gargiulo