Che Google fosse interessata a entrare nel mercato dei tablet era già intuibile : ora però a parlarne e a confermarlo, secondo il New York Times , sarebbe lo stesso Eric Schmidt in un party a Los Angeles.
Il CEO di Google avrebbe inoltre detto che né Cupertino né Mountain View probabilmente azzeccheranno il prodotto al primo colpo e che “occorreranno i prossimi due-tre anni per definirlo esattamente”.
Sempre durante la stessa festa Schmidt avrebbe confidato la soluzione software adottata: invece della soluzione più apparentemente più scontata, Chrome OS (teoricamente proprio sviluppato per le caratteristiche di un tablet), Google avrebbe scelto Android , attorno a cui si sono già sviluppate centinaia di migliaia di applicazioni. L’esperienza di iPad dimostra d’altronde che molta importanza hanno i contenuti, tanto che la stessa Mountain View starebbe “in sordina” lavorando per convincere gli editori e sarebbe pronta a inaugurare un ebook store proprio.
Per quanto riguarda l’hardware, invece, Google sembrerebbe continuare a lavorare con HTC .
In ogni caso Google offrirebbe, a differenza di Apple, una piattaforma completamente aperta, con oltretutto il supporto di Flash.
Secondo ulteriori indiscrezioni , inoltre, HP starebbe lavorando ad un altro tablet oltre a Slate, sempre basato su Android e soprannominato “Mezza pinta” perché dotato di uno schermo da 6 pollici: Android sarebbe così di fatto deputato a sistema operativo dei tablet open.
Alcune statistiche parlano di un 24 per cento di tablet che nel 2010 saranno basati su Android . Accanto ad Android e al sistema operativo di Apple, vi sarà dunque Microsoft Windows 7 ad avere la sua fetta di mercato, che secondo gli analisti si aggirerà intorno al 10 per cento del mercato tablet.
Claudio Tamburrino