Google, il volo con ITA ritarderà?

Google, il volo con ITA ritarderà?

Sull'acquisizione da 700 milioni di dollari interverranno le autorità antitrust. A rischio la concorrenza nel settore dei voli aerei. BigG preferirebbe l'analisi di FTC, ma probabilmente ad occuparsene sarà il Dipartimento di Giustizia
Sull'acquisizione da 700 milioni di dollari interverranno le autorità antitrust. A rischio la concorrenza nel settore dei voli aerei. BigG preferirebbe l'analisi di FTC, ma probabilmente ad occuparsene sarà il Dipartimento di Giustizia

Concorrenti diretti come Orbitz e eBookers avevano già mostrato segni di forte preoccupazione. Expedia, tramite l’agenzia di viaggi online Kajak , si sarebbe addirittura frapposta alla trattativa che alla fine avrebbe portato Google all’ acquisizione della startup di Boston ITA.

Una manovra da 700 milioni di dollari, che dovrebbe garantire a BigG una fetta più che sostanziosa del mercato dei servizi legati ai voli aerei. Una porzione forse troppo abbondante, almeno secondo le autorità antitrust a stelle e strisce. Che, stando ad una fonte interna rimasta anonima, inforcheranno le lenti proprio sul recente acquisto dell’azienda di Mountain View.

Ma non è chiaro se ad indagare sarà la Federal Trade Commission (FTC) o il Department of Justice (DoJ). In ogni caso – sempre secondo la fonte – l’intero processo di revisione sarà più che agguerrito. Dal momento che in ballo ci sarebbe la legittima concorrenza all’interno di un settore vibrante come quello dei biglietti aerei e delle informazioni pratiche di viaggio.

A preoccupare le autorità antitrust c’è infatti la possibilità che Google tagli fuori competitor come Orbitz, Kajak e lo stesso motore di ricerca di Microsoft, in precedenza cliente della startup ITA. Stando ad un articolo apparso tra le pagine online del New York Times , le preferenze di BigG penderebbero dalla parte di un’indagine condotta da FTC .

Non a caso. FTC ha infatti già dato il via libera ad acquisizioni come quella di AdMob e DoubleClick. Meno morbido si è invece dimostrato il DoJ, pronto a bocciare l’accordo di Google con gli editori statunitensi relativamente alle cosiddette opere orfane. Ma il candidato più forte alla conduzione delle indagini pare proprio quest’ultimo, che da tempo si occupa di questioni legate al mercato dei voli aerei.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
7 lug 2010
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