Dopo un anno di stop forzato causa pandemia, l’evento di bigG dedicato agli sviluppatori torna con un’edizione organizzata esclusivamente online: ad aprire il keynote di Google I/O 2021 è un Sundar Pichai rimasto nell’ultimo periodo lontano dai riflettori. Il CEO del gruppo e della parent company Alphabet non può che iniziare parlando dei difficili momenti trascorsi, dell’impegno profuso nel contrasto a COVID-19 e in supporto alla campagna di vaccinazione.
Nel corso degli anni il raggio d’azione di Google è andato ampliandosi progressivamente, ma la missione non è cambiata: organizzare al meglio le informazioni disponibili online, così che possano essere trovate quando necessarie.
Google I/O 2021: Workspace accoglie Smart Canvas
Il primo annuncio riguarda Workspace: si tratta di Smart Canvas, novità dedicata alla collaborazione, con un’attenzione particolare a chi lavora da remoto in smart working.
È solo una delle feature inedite annunciate per Workspace. Tra le altre, la possibilità di menzionare qualcuno nei documenti, il formato “pageless” per Docs (in grado di adattarsi a qualsiasi schermo), le emoji per esprimere reazioni durante la collaborazione, accorgimenti per un linguaggio più inclusivo, i template per le tabelle in Docs e l’integrazione di Meet in Docs, Sheet e Slide.
In arrivo entro l’anno anche la Companion Mode per Google Meet e altre novità dedicate alla piattaforma, per i professionisti e chi quotidianamente vive il mondo della scuola affidandosi agli strumenti per la didattica online. Tra queste i la traduzione con sottotitoli in tempo reale dall’inglese con supporto iniziale per quattro lingue: spagnolo, portoghese, francese e tedesco.
Alcuni tra i prodotti del gruppo si arricchiranno poi di LaMDA (per esteso Language Model for Dialogue Applications), innovazione messa a punto con l’obiettivo dichiarato di migliorare la capacità degli algoritmi di comprendere il linguaggio umano, interpretarlo e replicare in modo coerente. Il funzionamento si basa su Transformer (come BERT e GPT-3), architettura per le reti neurali dalla natura open source introdotta dalla divisione Research nel 2017.