Google continua a pensare alle automobili: dopo l’annuncio di ieri della nuova partnerhisp del suo spin-off Waymo con Lyft, oggi ha annunciato nuovi accordi raggiunti con due produttori automotive per la diffusione di Android Auto.
Android Auto rappresenta lo sviluppo del sistema operativo di Mountain View pensato per integrare a un livello superiore i servizi del suo assistente Google Assitant sulle automobili, portando quindi sugli schermi dei veicoli la cartografia di Google Maps, il proprio navigatore GPS e l’assistente vocale: dal suo esordio ormai 3 anni fa, è arrivato ad essere supportato da 300 modelli tra macchine e stereo compatibili .
Ora, oltre ad essere direttamente accessibile tramite app su ogni smartphone, in modo da essere utilizzato anche su veicoli non direttamente supportati, alle aziende che collaboreranno implementando la compatibilità nei computer di bordo si aggiungono anche Audi e Volvo. La novità riguarderà le vetture di prossima generazione: in questo modo i sistemi di infotainment dell’auto saranno gestibili direttamente dal cellulare, garantendo l’accesso dalla macchina alla musica di app come Spotify, alle informazioni di Google Maps e aprendo alla possibilità di controllare tramite smartphone l’aria condizionata o, ad esempio, i finestrini.
“Stiamo facendo un importante passo strategico nella nostra partnership con Google – ha annunciato Henrik Greem, Senior Vice Presidente alla Ricerca e allo Sviluppo di Volvo – che permetterà di garantire un’esperienza utente personalizzata con diverse possibilità e l’accesso alle app dell’ambiente Android”.
D’altra parte Google Assistant non si ferma qui, tanto che secondo diverse indiscrezioni Mountain View starebbe per annunciare anche l’esordio di un’app a sé stante per iOS, che avrà principalmente l’aspetto di una chat e le funzionalità dell’assistente vocale di Google.
Non resta dunque che aspettare: proprio domani all’annuale Google I/O vi sarà anche il livestream con l’anteprima del funzionamento del sistema che verrà integrato sui veicoli dei partner e quello che verrà messo al servizio degli sviluppatori per testare app da mettere a disposizione degli automobilisti. E probabilmente le novità legate a Google Assistant non finiranno qui.
Claudio Tamburrino