Sembra non fermarsi mai la fucina di Google. L’azienda di Mountain View ha lanciato in un sol colpo un nuovo servizio per la visualizzazione cronologica delle notizie, uno per la ricerca avanzata delle immagini ed una versione rinnovata di Google Labs. Il tutto con l’obiettivo di coinvolgere in modo sempre più diretto gli utenti nella sperimentazione dei prodotti.
I nuovi applicativi, chiamati rispettivamente News Timeline e Similar Images sono stati presentati nel corso di una conferenza stampa dedicata, svoltasi presso la sede di Google a San Francisco. Ed in quell’occasione il direttore del Product Management di BigG R.J. Pittman ha illustrato anche gli obiettivi generali del progetto. “Stiamo provando a creare crescente consapevolezza intorno alle nostre iniziative, in modo che le persone sappiano quando ci sono delle nuove cose che vengono sperimentate” ha detto Pittman ai presenti. Anche perché, ha aggiunto, “se vogliamo essere pienamente realistici rispetto alla qualità ed utilità dei nostri prodotti, se vogliamo essere veramente adattivi , abbiamo bisogno di ottenere dei feedback in tempo reale”.
News Timeline offre agli utenti una sorta di calendario navigabile relativo ad ogni possibile storia. Digitando il lemma di ricerca (ad esempio: “sentenza Pirate Bay”) l’utente riceve in cambio un elenco cronologicamente ordinato di tutte i contenuti (testuali, video, audio) relativi all’argomento ricercato. I risultati non vengono solo da Google News ma anche da molte altre fonti tra cui giornali cartacei digitalizzati, post su blog, materiali multimediali e altro.
Ma non si tratta di un semplice cronologico delle fonti. Perché, come nella migliore tradizione Google, all’utente viene data la possibilità di personalizzare l’interfaccia e di operare scelte individuali a vario livello. Per esempio, osserva SearchEngineLand , risulta possibile operare una selezione tra le varie tipologie di fonti disponibili, aumentare e ridurre la quantità di record da mostrare ed escludere specifiche testate.
Il “papà” di Timeline è Andy Hertzfeld, designer di alcuni prodotti Apple della prima ora e vera e propria icona della Silicon Valley. “Questa applicazione ti consente di vedere l’evoluzione di ogni dato argomento nel tempo”, ha spiegato, aggiungendo che in alcuni casi le fonti consentono di risalire su su fino al XV secolo.
L’altro nuovo applicativo presentato nell’occasione si chiama Similar Images . Concettualmente, nota WebProNews , si tratta semplicemente di una versione potenziata del Google Image Search. Ma dal punto di vista pratico la novità è sostanziale: agli utenti viene infatti data la possibilità di svolgere le proprie ricerche sui database di immagini a partire da altre immagini. Ogni volta che si clicca su una fotografia, cioè, il sistema la elabora attraverso tecniche di image recognition e rende tutti i risultati ad essa più simili . In questo senso, osservano gli addetti ai lavori, Similar Images potrebbe risultare particolarmente utile per risolvere i problemi di ambiguità semantica spesso posti dalle ricerche testuali.
I due nuovi software sono stati sviluppati da due distinte equipe di Googler nel corso dell’ormai famoso “20% di tempo”, ore di lavoro lasciate dall’azienda ai progetti autonomi. E confluiscono all’interno del nuovo sito di Labs. Quest’ultimo, costruito con Google App Engine, raccoglie ed unifica tutti i vari progetti sperimentali (compresi quelli del ramo Gmail), ed offre ai navigatori anche la possibilità di votare e commentare i diversi progetti.
Giovanni Arata