C’è stato un tempo in cui i social network erano un vero e proprio giardino dell’Eden per i terroristi. L’assenza di controlli adeguati, infatti, consentiva loro di diffondere liberamente messaggi violenti e di reclutare seguaci in un ambiente di quasi totale impunità. In risposta, i colossi del settore hanno introdotto misure severe per bandire i terroristi dalle loro piattaforme. Sebbene alcuni contenuti estremisti riescano ancora a eludere questi filtri, trovare gruppi radicalizzati sulle principali piattaforme social è diventato notevolmente più arduo.
Di fronte alle misure repressive sui principali social network, i gruppi terroristici si sono orientati verso piattaforme meno note, caratterizzate da una moderazione più lassista, spesso non per scarsità di risorse ma per scelta strategica. In questo contesto, Google ha introdotto uno strumento innovativo, mirato a impedire la diffusione di questi gruppi sul web, proteggendo in particolare le piccole impfrese. Questo strumento è stato sviluppato da Jigsaw, una divisione specializzata di Big G, composta da ingegneri dedicati alla lotta contro il terrorismo, la disinformazione e la censura online.
Google vuole aiutare le piccole imprese a combattere il terrorismo online
“Altitude“, così è stato battezzato lo strumento, è stato presentato ufficialmente a Parigi venerdì 10 novembre. Progettato per integrarsi direttamente nelle piattaforme digitali, inizia immediatamente a monitorare ogni pubblicazione su di esse. Collegato al database della Terrorist Content Analytics Platform, che cataloga tutti i gruppi terroristici attualmente attivi sul web, Altitude dispone della capacità di identificare automaticamente i contenuti sospetti di terrorismo. Una volta rilevati, invia tempestivamente notifiche alle aziende coinvolte per un’azione immediata.
Lo strumento può anche fornire una serie di informazioni sul gruppo terroristico individuato, come altri siti in cui è attivo o la legge in vigore contro il tipo di contenuto pubblicato a seconda del Paese di origine dell’azienda. Tuttavia, è interessante notare che Altitude non fornisce alcun consiglio su come procedere per gli amministratori dei siti.
“Non siamo qui per dire alle piattaforme cosa fare, ma piuttosto per fornire loro tutte le informazioni di cui hanno bisogno per prendere una decisione di moderazione“, ha spiegato Adam Hadley, direttore esecutivo di Tech Against Terrorism. “Vogliamo migliorare la qualità delle risposte. Non si tratta del volume di materiale rimosso, ma di garantire che i contenuti più dannosi siano rimossi in conformità con le leggi vigenti“.
Google lancia Altitude, il nuovo strumento per rimuovere i contenuti terroristici da Internet
Yasmin Green, CEO di Jigsaw, ha dichiarato: “I gruppi terroristici non hanno abbandonato il mondo digitale, nonostante abbiano perso la visibilità offerta dai social network. Si sono semplicemente spostati altrove, individuando nuove opportunità per diffondere i loro messaggi su piattaforme di file-hosting e altri siti web, in particolare quelli di dimensioni più ridotte. Anche se queste piattaforme non erano originariamente destinate a ospitare contenuti terroristici, si sono trovate a farlo, spesso in maniera significativa.”
Altitude può contare anche sull’aiuto del Global Internet Forum to Counter Terrorism, un collettivo antiterrorismo istituito nel 2017 da Facebook, Microsoft, Twitter e YouTube, che dispone di un proprio database.