La Grande G ha recentemente annunciato i vincitori del secondo contest annuale Android Developer Challenge 2 (ADC2), concorso ideato a Mountain View per incoraggiare la comunità degli sviluppatori a sfogare la propria creatività in fatto di applicazioni per il mobile . In particolare, una gara tra creatori di applicazioni per aggiungere nuove feature al sistema operativo di Android.
La sfida era partita lo scorso maggio, con succulenti premi in denaro promessi alle prime tre applicazioni classificate. 100mila dollari (66mila euro circa) al primo sviluppatore arrivato, con un bonus di altri 150mila dollari (quasi 100mila euro) se piazzato al numero uno anche nella classifica generale. Il contest di Google prevedeva infatti più categorie, da quella dedicata all’istruzione a quella relativa al tempo libero, fino ai puzzle game e alla sezione lifestyle .
Proprio in quest’ultima ha trionfato SweetDreams , applicazione che permette di modificare certe impostazioni dello smartphone per evitare di essere svegliati da noiose telefonate notturne e allo stesso tempo consumare meno batteria. SweetDreams si è aggiudicata da sola 250mila dollari (166mila euro), avendo primeggiato anche nella classifica generale del contest ADC2. Si è dovuta accontentare di meno (100mila dollari) l’applicazione What The Doodle!? , sorta di gioco multiplayer online legato al disegnare, in stile Pictionary .
Decisamente meno divertente, ma più utile, l’applicazione che ha completato il podio, chiamata WaveSecure . Questa permette all’utente di gestire la privacy e la sicurezza del proprio smartphone, potendo contare su tracciamento e scomparsa improvvisa dei dati presenti se finiti nelle mani sbagliate. WaweSecure si è accontentata di soli 50mila dollari (33mila euro circa), con la consolazione di aver primeggiato nella categoria dei productivity tool .
Stando alle dinamiche del contest, sono stati circa 26mila gli utenti Android che hanno inviato i propri commenti sulle varie applicazioni, pesando al 40 per cento sulle decisioni finali di Google, i cui rappresentanti sono stati aiutati da quelli di T-Mobile e MTV. “Abbiamo ricevuto molte applicazioni interessanti e di alta qualità – ha dichiarato Eric Chu del team di Android – e siamo stati felicemente sorpresi dalle tante proposte inviate dalla comunità dei piccoli sviluppatori indipendenti”.
Un concorso come quello di ADC2 rappresenta certamente un’occasione per Google affinché un numero sufficiente di sviluppatori si senta stimolato a perseverare nella creazione di applicazioni per Android. Una piccola spinta nell’ardua rincorsa ad Apple e alle sue più di 100mila app per iPhone, un modo per esorcizzare anche il fatto che Cupertino riceve in appena una settimana una quantità di software equivalente all’intero mercato attuale dello smartphone di Mountain View.
Un problema abbastanza serio, tuttavia, sembra annidarsi all’interno della stessa comunità di sviluppatori per Android. Una ricerca recentemente pubblicata dagli analisti dell’azienda statunitense Skyhook Wireless ha mostrato come i creatori di applicazioni per il dispositivo mobile di Google siano sempre più insoddisfatti, frustrati a causa dell’attuale situazione del mercato. È emerso innanzitutto un dato apparentemente significativo: il 57 per cento degli sviluppatori Android non è contento della propria condizione economica .
C’è da dire che si tratta di una ricerca particolare, da prendere certamente con le molle visto che il campione utilizzato da Skyhook Wireless ha contato semplicemente 30 intervistati. Qualcuno ha fatto notare che conducendo la ricerca tra gli sviluppatori di Apple – che avrebbe attualmente più di 125mila sviluppatori registrati all’ iPhone Developer Program – sarebbe molto probabile trovarne altrettanti 30 insoddisfatti del proprio lavoro. A ogni modo, l’azienda statunitense ha continuato a sciorinare risultati statistici, non molto esaltanti per il presente di Android.
Quasi il 70 per cento degli sviluppatori intervistati ha ammesso di aver lasciato le applicazioni scaricate a se stesse, non più aggiornate o addirittura cestinate. L’82 per cento, poi, ha criticato lo stesso design di Android che renderebbe molto difficile il ritrovamento di certe applicazioni , in particolare perché subito sepolte da altre. A parte critiche e mugugni dovuti a compensi non adeguati, la situazione per il mercato di Android potrebbe essere minata da decisioni più concrete ed immediate.
Come quella di Gameloft, già importante game developer per iPhone, che ha recentemente annunciato che diminuirà drasticamente i suoi investimenti nello smartphone di Google. Gameloft non vedrebbe di buon occhio l’attuale situazione di mercato di Android, spiegando che nessuno penserebbe in grande, mirando ai tanto inseguiti profitti. Non è certamente una posizione inaspettata, visto che Gameloft ha sviluppato giochi per Apple circa 400 volte di più rispetto a quanto ha fatto su Android. Potrebbero risultare tuttavia inquietanti le dichiarazioni di Alexandre de Rochefort, dirigente di Gameloft: “Abbiamo significativamente tagliato i nostri investimenti in Android, semplicemente… come molti altri”.
Mauro Vecchio