Google Lens è un potente strumento che semplifica la ricerca per immagini degli oggetti che ci circondano, rendendo più accessibile l’accesso a informazioni rilevanti. Tuttavia, a volte una semplice immagine potrebbe non essere sufficiente per ottenere risultati accurati. Google sta lavorando per migliorare la capacità di Google Lens di accettare contesti aggiuntivi, aprendo la strada a una nuova era nella ricerca per immagini.
Attualmente, Google Lens eccelle nel leggere codici a barre e codici QR, oltre a fornire risultati di ricerca sul Web semplicemente puntando la fotocamera su un oggetto. Tuttavia, in alcuni casi, la mancanza di un contesto aggiuntivo può limitare l’accuratezza e la pertinenza dei risultati. Google sta lavorando per superare queste limiti, apportando modifiche fondamentali al processo di ricerca.
Nuove funzionalità in arrivo
Attraverso un APK teardown dell’app Google v15.22.29.29.arm64 (beta), Android Authority ha individuato alcune modifiche che Google potrebbe presto implementare per rendere più facile avviare una ricerca e aggiungervi un contesto supplementare. In particolare, gli utenti potranno tenere premuto il pulsante di scatto per aggiungere contemporaneamente un contesto aggiuntivo attraverso la voce, semplificando notevolmente il processo.
Ricerca con video e voce
Oltre alla ricerca per immagini con contesto vocale, Google sta anche lavorando su una funzionalità chiamata “Ricerca con video“. Questa novità consentirebbe agli utenti di registrare un video invece di scattare semplicemente un’immagine, e di aggiungere un ulteriore contesto di ricerca attraverso la voce. Sebbene questa funzione non sia ancora disponibile, rappresenta un’aggiunta interessante a Google Lens che potrebbe ampliare notevolmente le possibilità di ricerca.
Un passo avanti per i futuri dispositivi AR
Queste nuove funzioni non sono attualmente disponibili all’interno di Google Lens, ma potrebbero essere introdotte in futuro.
L’evoluzione di Google Lens verso una ricerca per immagini più contestuale e intuitiva potrebbe aprire la strada a una nuova generazione di dispositivi indossabili intelligenti, in cui l’accesso alle informazioni diventa ancora più immediato e integrato nella nostra esperienza quotidiana.