Nell’era digitale, una moltitudine di dispositivi connessi domina le abitudini di consumo mediale degli utenti. Passare da uno smartphone al tablet, dallo schermo televisivo al laptop . Il pianeta multi-schermo diventa oggetto di una ricerca condotta dal gigante Google, per studiare comportamenti multi-piattaforma nel nuovo ecosistema tecnologico.
Risultato ? Il 90 per cento degli utenti si muove tra vari device per raggiungere i più svariati obiettivi, che si tratti dello scoprire il nome di un attore o del particolare modello di un’automobile vista in uno spot. La ricerca di BigG ha evidenziato due tipologie di consumo multi-schermo: sequenziale e simultaneo .
Il 98 per cento degli utenti sequenziali – ovvero quelli che utilizzano più device per completare lo stesso obiettivo – sfruttano smartphone e compagnia per svolgere compiti di routine come la prenotazione di un biglietto aereo. Mentre il 77 per cento sfrutta uno smartphone per trovare informazioni sulla base di un programma televisivo , con più schermi simultaneamente.
Condotto negli Stati Uniti, lo studio di Google dovrebbe aiutare gli esperti di marketing, alle prese con un messaggio che si estende a diverse tipologie di dispositivo, anche sfruttate contemporaneamente dagli utenti. Gli stessi fornitori di contenuto dovrebbero considerare le nuove esperienze multi-schermo , in modo da facilitare il passaggio da uno strumento all’altro per trovare informazioni o portare a compimento operazioni quotidiane.
Mauro Vecchio