Google Apps for Education , una versione web-based della suite office di Mountain View realizzata appositamente per le scuole, ha ottenuto l’approvazione di Iowa e Colorado: gli Stati utilizzeranno tali applicazioni (insieme a GMail e altri servizi BigG) nei loro istituti pubblici con fini educativi (in tutto 3mila).
Già l’Oregon aveva sottoscritto un accordo simile con Google: secondo le stime, il Dipartimento dell’educazione locale dovrebbe (tra costi di gestione e di licenza) risparmiare in tutto 1,5 milioni di dollari l’anno .
Google, nel frattempo, ha introdotto un sito per addestrare all’utilizzo delle sue risorse per l’educazione ( Google Apps Education Training Center ), e nuovi strumenti per l’apprendimento e lo sviluppo di tool con il medesimo scopo educativo. E ha provveduto a spostare il servizio di ricerca cifrata dalle pagine di Google.com a un diverso indirizzo , sempre per favorire il controllo degli amministratori scolastici (che altrimenti dovevano aggirare o bloccare anche gli altri servizi Google).
Sui servizi di produttività offerti da Mountain View via Web è intervenuta anche Microsoft: parlando dell’assistenza offerta da Redmond per tutti i suoi servizi, ha sottolineato come sia già difficile trovare un numero per chiamare Google e chiedere aiuto per qualcosa. Il riferimento, naturalmente, è ai prodotti concorrenti di Google Doc: Office 2010 e Office Live, l’alternativa online di casa Redmond ai servizi Google. E la differenza la farebbe anche l’assistenza Microsoft, almeno secondo quanto professato a Redmond.
Claudio Tamburrino