Èstato sviluppato nel 2008 come strumento per affidare ai cittadini della Rete la responsabilità di agire sulle mappe e per anni è servito a migliorarle, e al tempo stesso ha dimostrato al mondo il rovescio della medaglia della libera collaborazione in Rete: Google Map Maker sarà prossimamente integrato in Google Maps, dove sarà possibile esercitare le stesse funzioni in un ambiente più generalista, e meglio battuto dai controlli della moderazione.
Google ha annunciato la deposizione del servizio stand alone per marzo 2017 : già a partire da ora le modifiche operate attraverso Google Maps non passeranno più attraverso il sistema di moderazione di Map Maker.
Il sistema di moderazione di Map Maker era stato aggiornato nel 2015, a seguito di certe attività vandaliche sulle mappe che avevano costretto il servizio alla temporanea chiusura , contribuendo a provare come fosse necessario irrigidire i controlli sulle modifiche degli utenti. Travasando tutte le modifiche nel contesto del versante collaborativo di Google Maps, Mountain View potrà concentrare i propri sforzi e gli sforzi dei propri utenti per vagliare le modifiche apportate in un unico processo più rapido e coerente.
I cartografi della Rete potranno operare le loro modifiche direttamente dalle Mappe di Google e dall’interfaccia del motorie di ricerca, e convergere nell’ iniziativa Guide Locali, lanciata lo scorso anno con un sistema di incentivi, di controlli e di funzioni più articolato e completo rispetto a Map Maker.
Per il momento, però, non è dato conoscere i dettagli del funzionamento del sistema di revisione, né sapere se le procedure di modifica conserveranno le stesse funzioni introdotte con il tempo in Map Maker.
Gaia Bottà