Google ha rilasciato una serie di novità per Maps: Earth View, e un piccolo servizio di tag degli esercizi commerciali in Google View.
Earth View è nuova opzione che implementa in Google Maps (come già veniva fatto per Google Earth) la prospettiva 3D tramite l’installazione di un plugin.
I luoghi con modelli 3D dei palazzi potranno godere di un’affascinante prospettiva già dal basso, mentre i quartieri che non hanno ancora beneficiato del trattamento di bellezza offriranno comunque una visuale nuova da un angolo obliquo distante dalla perpendicolare.
Peter Birch, product manager di Google, spiega le differenze rispetto alla visione satellitare da tempo disponibile su Maps: “Earth offre una prospettiva interamente tridimensionale, che permetterà ad un utente di esplorare le montagne in tutti i loro dettagli, gli edifici 3D o le profondità dell’oceano”. L’opzione comunque sembra destinata a ulteriori futuri sviluppi: Google è peraltro tra coloro che appoggiano WebGL, una tecnologia destinata a implementare la grafica 3D sugli schermi dei computer e su di essa sta costruendo 03D, la sua tecnologia per il Web 3D di alto livello.
Ulteriore novità è un servizio attraverso cui piccole icone che si sovrappongono agli edifici nelle immagini di Street View e che contengono il nome degli esercizi commerciali: cliccandoci sopra si apre un box informativo in sovrimpressione.
Accanto alle novità Google deve peraltro gestire questioni di privacy cui sono interessati alcuni Governi europei. Gran Bretagna e Germania hanno aperto un’indagine nei confronti del servizio offerto da Google con la mappatura delle reti WiFi operata tramite le Google Car di Street View: problemi di privacy relative alle informazioni, agli indirizzi MAC e all’individuazioni delle reti registrate durante la mappatura delle strade.
Peter Schaar, della Commissione federale tedesca per la protezione dei dati, si sarebbe detto “inorridito” dalla raccolta di informazioni effettuata da Google e avrebbe chiesto la cancellazione del database WiFi . L’ Information Commissioner Office britannico, invece, ha affermato di essere interessato al modo in cui tali informazioni siano state raccolte e come vengano utilizzate da Google.
Mountain View, da parte sua, ha spiegato trattarsi di informazioni che servono a meglio localizzare i luoghi (possono essere utilizzate dagli smartphone con molta precisione) e che gli indirizzi MAC (e i dati in essi contenuti) non identificano una persona e quindi non costituiscono una minaccia per la privacy. Ha inoltre spiegato con quale tecnica (un’antenna radio sulla macchina di Google Maps) e ricordato che altre aziende hanno provveduto in passato a raccogliere le medesime informazioni, anche in Germania.
Claudio Tamburrino