Claudia Sheinbaum, da pochi mesi eletta a presidente del Messico, ha espresso la volontà di opporsi alla decisione di rinominare il Golfo del Messico in Golfo d’America su Google Maps. A questo scopo, il suo governo presenterà un reclamo formale al gruppo di Mountain View. Ha anche aggiunto che chiederà di rinominare il Nord America in America Messicana.
Google Maps: Golfo del Messico o Golfo d’America?
Un breve riepilogo per chi non ha seguito la vicenda. Donald Trump, già durante la campagna elettorale che lo ha riportato alla Casa Bianca, ha dichiarato agli statunitensi di voler cambiare nome a uno degli specchi d’acqua più grandi al mondo, situato nell’oceano Atlantico, tra la costa dell’America settentrionale e centrale (a ovest) e il Mar dei Caraibi (a est). Lo ha poi ribadito nel discorso di insediamento che ha dato il via al suo secondo mandato, avviando l’iter necessario per concretizzare la promessa. Una presa di posizione andata a inasprire ancor di più i rapporti già tesi con il paese confinante, in primis per le politiche del tycoon in tema di lotta all’immigrazione illegale.
Un paio di giorni fa, Google ha annunciato l’intenzione di sottostare alla direttiva, apportando la variazione sul proprio servizio di mappe. La modifica, una volta applicata, avrà effetto solo per gli utenti che si collegheranno dagli USA.
Quella legata al nome del golfo è una diatriba di lunga data, ben raccontata nel dettaglio da un articolo del Washington Post. Pur mancando un vero e proprio protocollo per la nomenclatura delle acque internazionali, la International Hydrographic Organization lo riconosce ufficialmente come Golfo del Messico.
Non si tratta della sola modifica apportata dall’ordine esecutivo: c’è anche il Monte Denali che torna a essere Monte McKinley, com’è stato fino al 1917. Un omaggio alla memoria di William McKinley, 25° presidente USA, elogiato da Trump nel suo discorso di insediamento.