Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha avviato un’indagine antitrust per verificare se Google Maps ostacola la competizione. Google avrebbe imposto ai produttori di automobili l’acquisto della licenza di un pacchetto completo per integrare il servizio nei sistemi di infotainment. L’azienda di Mountain View vieterebbe inoltre l’uso dei dati di Maps in app e siti web di terze parti.
Google Maps limita la concorrenza?
L’indagine del Dipartimento della Giustizia riguarda due pratiche commerciali. La prima è relativa ad Android Automotive (da non confondere con Android Auto), il sistema operativo installato nei sistemi di infotainment di alcuni veicoli, tra cui quelli di Polestar. I produttori di automobili che vogliono usare Google Maps devono acquistare la licenza di un pacchetto con altri servizi, tra cui Google Assistant, Google Play Store e YouTube Music.
Google non permetterebbe inoltre di usare Google Maps con assistenti vocali sviluppati dai concorrenti (ad esempio Amazon Alexa). L’azienda di Mountain View ha dichiarato che l’integrazione tra i servizi offre una migliore esperienza agli utenti e che gli assistenti vocali di terze parti possono funzionare con Google Maps in alcuni casi.
La seconda questione riguarda l’uso dei dati di Google Maps. Come specificato nei termini del servizio al punto 3.2.3, gli sviluppatori non possono usare i dati per creare prodotti o servizi che competono con Google Maps. Per ognuna delle API è necessario pagare un somma mensile, come indicato nella pagina di Google Maps Platform. L’azienda afferma che ciò evita la comparsa di errori quando i dati di Maps vengono combinati con quelli di altri servizi.
L’indagine è ancora in fase preliminare. Google ha promesso di offrire la massima collaborazione per rispondere ai dubbi sollevati.