La moderazione dei contenuti non è solo un’attività svolta dai social network (con risultati discutibili nel caso di Facebook). Anche l’azienda di Mountain View deve controllare le recensioni condivise dagli utenti su Google Maps. Il rispetto delle regole viene verificato principalmente con il machine learning, ma c’è anche l’intervento umano.
Google Maps: recensioni affidabili
Spesso la scelta di visitare un luogo viene effettuata in base ai giudizi pubblicati da altri visitatori. Le norme relative ai contenuti generati dagli utenti vengono aggiornate spesso per includere tutti i casi possibili. Oltre a quelle palesemente “off-topic” (fuori tema), Google individua ed elimina le recensioni false, diffamatorie e con attacchi personali. Negli ultimi mesi sono aumentate quelle contro le attività commerciali che sono obbligate a chiedere la prova della vaccinazione (il Green Pass in Europa).
Considerato il numero elevato (milioni ogni giorno), il sistema di moderazione sfrutta soprattutto il machine learning per rilevare i contenuti vietati che vengono rimossi prima della pubblicazione. Ciò avviene considerando diversi parametri, ad esempio il comportamento sospetto e ripetuto di un utente oppure la scrittura di troppe recensioni in poco tempo. Un altro indizio è rappresentato da un numero eccessivo di recensioni da 1 o 5 stelle in un breve intervallo di tempo.
Un contributo importante arriva anche dagli stessi utenti. È possibile infatti segnalare le recensioni che violano le regole. La stessa operazione può essere effettuata dal proprietario dell’attività commerciale. Google esamina le segnalazioni ed eventualmente rimuove le recensioni. In casi gravi, l’account può essere sospeso e l’utente può essere denunciato.