Google Maps dal 6 marzo è diventato un “giocattolone” per IT manager. La statunitense FireScope ha pensato bene di integrarlo sul suo management portal , che normalmente permette di gestire le infrastrutture IT aziendali.
Grazie al mapping online è possibile tenere sott’occhio l’operatività di ogni infrastruttura IT dislocata nel mondo, un metodo di controllo basato su un’interfaccia ammiccante. I manager, scorrendo i comandi di Google Maps, potranno visionare velocemente le condizioni di firewall, router, switch e altro che debbano monitorare.
“Stavamo proprio cercando qualcosa che si integrasse con i prodotti che abbiamo già, e che valorizzasse la visualizzazione della nostra piattaforma”, ha dichiarato Joe Holop, CTO di Telscape Communications, un carrier californiano. “Questa è stata certamente un’opportunità per far fronte ad un problema chiave. Crescendo di dimensioni, abbiamo sempre più bisogno di migliorare le capacità di controllo dei nostri operatori mantenendo comunque i costi bassi. Stavamo pensando a due nuove assunzioni, ma adesso possiamo rinunciarvi”.
FireScope, in pratica, ha siglato una partnership con Google Maps per utilizzare la propria interfaccia nel suo portale. La mappa visualizza l’intera infrastruttura di sicurezza: sono segnalate tutte le locazioni chiave dell’azienda committente. È sufficiente un click per accedere poi al sistema di monitoraggio e di analisi correlato ad ogni sito specifico.
Entrando ulteriormente nel dettaglio, i tecnici possono controllare l’operatività – sempre in remoto – di ogni singolo router, switch, Firewall, ed eventualmente affrontare ogni tipo di problema. “L’informazione è disponibile a colpo d’occhio”, ha spiegato Lynd. “Un click e si accede direttamente. Se si manifesta un problema di sicurezza, come ad esempio un alert, vai e vi accedi”.
Holop ha confermato che parte del suo lavoro è di monitorare non meno di 105 siti dove i clienti Telscape si connettono per accedere ai nodi della Rete. Un’area che si estende fra Los Angeles e San Diego. “In passato disponevamo solo di diagrammi del network ed era piuttosto difficile comprendere quale località stessimo esattamente monitorando”, ha aggiunto Holop. “Si trattava di un chioschetto o di uno switch? Adesso possiamo sapere esattamente dove intervenire”.
Dario d’Elia