Ricerche a sfondo razzista restituiscono risultati oltraggiosi nei confronti del presidente dagli Stati Uniti Barack Obama: la Casa Bianca, su Google Maps, viene identificata in maniera dispregiativa sulla base del colore della pelle del suo inquilino.
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– Bomani X (@AceBoonCoon) 19 Maggio 2015
“Nigger House”, “Nigger King”, “niggahouse”: sono alcune delle varianti delle chiavi di ricerca che indirizzano i netizen localizzati in certe aree degli States verso la Casa Bianca. Non è chiaro se ciò sia il risultato di un’ operazione di Google bombing, di un intervento di modifica sulle mappe di Google operato con gli strumenti di Map Maker, o dello sfruttamento improprio degli strumenti messi a disposizione da Google per posizionare attività commerciali sulle mappe: certo è che le segnalazioni indignate degli utenti si stavano affollando da giorni sulla pagina dedicata alla Casa Bianca.
Google, dopo la pubblicazione di un articolo sul Washington Post , è intervenuta per offrire precipitosamente la scuse del caso: “Contrariamente a come dovrebbe essere, Google Maps sta restituendo alcuni risultati inappropriati e ci scusiamo se questo può avere offeso qualcuno”. I tecnici di Mountain View sono al lavoro per risolvere il problema.
La Grande G, dopo le polemiche dei giorni scorsi correlate a certi atti di vandalismo compiuti sulle proprie mappe, era intervenuta per sospendere il servizio Map Maker, la cui community non si è evidentemente dimostrata all’altezza di un controllo fra pari.
Gaia Bottà