Ora che Google Meet è lo strumento principe di bigG per la collaborazione online (smart working ed e-learning) è sufficiente digitare nel browser l’indirizzo meet.google.com per trovarsi di fronte all’interfaccia del servizio. Cosa accade invece se l’utente punta verso GoogleMeet.com?
Il dominio GoogleMeet.con venduto a 1.950 dollari
Curiosamente risulta essere stato venduto in data 17 aprile 2020 al prezzo di 1.950 dollari sul portale DropCatch, un sito in cui è possibile comprare all’asta domini di secondo livello, con tanto di rilancio dell’ultimo momento.
Da un whois non è possibile risalire al nuovo proprietario. La homepage mostra invece un’immagine di work in progress come quelle che non farà fatica a ricordare chi ha qualche primavera alle spalle, un tempo tanto in voga nei siti appena sfornati da FrontPage o Dreamweaver.
È lecito supporre che la gestione di GoogleMeet.com sia passata proprio nelle mani di bigG e che presto l’URL rimbalzi il visitatore verso l’interfaccia di Meet. Difficilmente una realtà di terze parti potrà sfruttarlo per altri scopi senza inciampare in questioni legali.
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Per quanto riguarda il servizio, nei giorni scorsi è avvenuta l’integrazione con Gmail. In arrivo anche una nuova UI più funzionale alle videochiamate di gruppo con un gran numero di partecipanti. Le funzionalità premium saranno gratuite per tutti fino al 30 settembre così da andare incontro alle esigenze di aziende, scuole e utenti in questo periodo di difficoltà. Ricordiamo infine che per il target consumer continua a essere disponibile Hangouts.