Come anticipato un paio di giorni fa, il gruppo di Mountain View ha deciso di operare un rebrand per i suoi strumenti dedicati alla comunicazione appartenenti al pacchetto G Suite destinato ai professionisti: Hangouts Meet diventa Google Meet, mentre Hangouts Chat si chiama ora Google Chat.
G Suite: ora ci sono Google Meet e Chat
Quest’ultimo non è da confondere con l’applicazione Chat lanciata a fine 2019 e basata sul protocollo RCS: ora costituisce una sorta di concorrente per Slack da impiegare nell’ambito della produttività. In merito a Google Meet (le funzionalità premium sono gratuite fino al 30 settembre), l’intervento di bigG sul blog ufficiale include uno screenshot che mostra un pop-up visualizzato ogniqualvolta qualcuno tenta di unirsi alla conferenza, chiedendo agli amministratori se fornire o negare l’autorizzazione: una stoccata nemmeno troppo nascosta a Zoom e al fenomeno Zoombombing.
Il termine Hangouts non scomparirà, ma continuerà a essere impiegato per identificare la soluzione per la messaggistica destinata agli utenti consumer, per intenderci quel servizio che nel 2013 è stato estrapolato dall’ormai defunto social network G+ per operare in modo stand-alone come successore di Gchat (Gtalk).
[gallery_embed id=143906]
La gestione dei servizi e delle applicazioni per la messaggistica da parte di bigG è stata negli ultimi anni piuttosto confusionaria, passando anche dal lancio di proposte abbandonate dopo non molto. È ad esempio il caso di Allo, introdotta nell’autunno 2019 e definitivamente ritirata lo scorso anno.